martedì 14 febbraio 2012

Infezioni dentarie: attenzione all'osteoporosi



Una infezione dentaria tutt’altro che trascurabile non solo per l’effetto che determina sui denti e sulla loro caduta ma anche per i danni che è capace di arrecare ad organi e apparati diversi dell’organismo. Ci riferiamo alla parodontite.
Quando si parla di parodontite ci si riferisce ad un’infezione causata da
batteri appartenenti a ceppi diversi che hanno colonizzato il cavo orale danneggiando nello specifico il tessuto di supporto del dente che finisce col cadere. E’ una malattia abbastanza diffusa nel nostro Paese, se si pensa che almeno 65 adulti su 100 ne soffrono, mentre nei giovani la percentuale scende al 10%. Spesso, nonostante l’uso degli antibiotici, non si riesce a far fronte ai danni che i microrganismi determinano sul dente che finisce, nonostante le cure, per staccarsi dal suo naturale ancoraggio.  Prima di giungere al “dondolamento” del dente, chi vi soffre avverte una sensazione sgradevole di freddo alle gengive, soprattutto quando inizia a mangiare, seguita da sanguinamento, retrazione del tessuto gengivale con esposizione della parte di norma nascosta del dente,  alito cattivo, fino alla vera e propria mobilità del dente che tende a cedere.
Ma quando si parla di parodontite rispetto al passato si considera la malattia anche sotto un altro aspetto che un tempo non veniva neanche preso in considerazione, ovvero, i danni che le colonie batteriche una volta insediatesi nel cavo orale riescono a produrre altrove, in organi e apparati differenti. Tali famiglie batteriche infatti sono capaci di migrare mediante il circolo
sanguigno nell’apparato cardiovascolare determinando malattie come le endocarditi e danneggiando il cuore rendendolo più esposto ad infarti e relativi ictus. Ma un ruolo tali batteri potrebbero averlo anche di fronte a patologie metaboliche del calibro del diabete, così come, laddove la colonizzazione abbia raggiunto i reni si può assistere a nefriti che sono rappresentate da infezioni a carico dell’organo e relativa distruzione con conseguente insufficienza renale, fino a produrre in casi estremi, una tale distruzione del rene da richiedere il ricorso alla dialisi. Utile sottolineare come tali infezioni dentarie rappresentino un rischio per la gravida e il bambino che porta in grembo.
Un’altra cosa che oggi si è appreso, quando parliamo di parodontite, è che la malattia è tanto più aggressiva e temibile, quanto più alta è la predisposizione ad ammalarsi, così come, recenti studi avrebbero dimostrato come persone fortemente esposti al rischio di andare incontro ad osteoporosi si espongano al contempo alla stessa  parodontite in forma quattro volte maggiore rispetto a chi non ha tale predisposizione.
«É necessaria una campagna di sensibilizzazione basata sui test genetici e controlli eseguiti con regolarità, e della cura di questa malattia», ha dichiarato Francesco Martelli, medico chirurgo odontoiatra fondatore dell'istituto Microdentistry.Nelle cliniche Excellence Dental Network ( www.excellencedentalnetwork.com) è possibile prevenire e curare la parodontite senza ricorrere alla chirurgia.


Nessun commento:

Posta un commento

Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento