martedì 24 aprile 2012

Bactrim: attenzione massima nell'uso



Sembra di vederli quanti alzano il dito contro le medicine in genere sostenendo che fanno sempre male. Ovviamente queste persone hanno torto, i farmaci, se ben utilizzati salvano la vita, ma come tutte le cose del mondo, ci vuole precauzione, cautela quando si maneggiano sostanze farmacologiche e a volte, persino la massima attenzione non basta a scongiurare il pericolo, come avviene con un farmaco, conosciuto come Bactrim ( trimetoprim-sulfametossazolo) da almeno due generazioni utilizzato al meglio e un diuretico, più noto agli anziani che ai giovani, quale è lo spironolattone.


E’ stato eseguito infatti uno studio in Canada durato quasi vent’anni che ha coinvolto una popolazione di sessantenni e sessantaseienni che associarono il Bactrim con il diuretico spironolattone. Allo stesso modo si è monitorato un altro gruppo di pazienti che associava un antibiotico diverso, quale l’amoxicillina, oppure la norfloxacina o la nitrofurantoina con lo stesso diuretico. 

Sulla base di questi dati si è visto che in un lasso di tempo medio di 14 giorni dalla prescrizione dell’antibiotico associato al diuretico, una percentuale di questi pazienti veniva ricoverata in  ospedale per gli esiti di una iperkalemia. Si intende per iperkalemia quella condizione patologica che consiste in un aumento anomalo di potassio nel sangue. Poiché il potassio, insieme al sodio, regola un’importantissima struttura chiamata pompa sodio potassio che è essenziale per il battito cardiaco, ogni variazione di questi due elementi può portare a patologie cardiache, fino alla morte nei casi limiti. 

Tornando allo studio canadese annesso agli effetti avversi associando antibiotici diversi con un diuretico si è visto che, su 6.903 ricoveri effettuati per iperkaliemia, 306 erano associati all’assunzione di antibiotici e diuretico, di questi, il 10,8% avevano assunto il diuretico col Bactrim, determinando la situazione patologica, così come, tale eventualità avversa era più marcata in quei pazienti che avevano assunto Bactrim rispetto a quelli che avevano assunto altri antibiotici, al punto che, i ricercatori, sono convinti che sei casi su dieci di pazienti anziani che assumono spironolattone e vanno incontro ad una iperkaliemia, potrebbero evitare tale condizione se non assumessero tale diuretico on il Bactrim. 

E’ ovvio che non possiamo criminalizzare l’utilizzo del Bactrim così come di qualsiasi altro farmaco di cui si conoscono a distanza di tempo eventuali interazioni o effetti collaterali aggiunti nel tempo. Anzi, la possibilità che si acquisiscano nuovi elementi negli anni ci da la sicurezza che la scienza non resta mai inerte di fronte alle nuove conoscenze che riguardano anche sostanze presenti da decenni sul mercato.


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