lunedì 7 maggio 2012

Gravidanza: la mamma che mangia pesce avrà figli non allergici

Ben sappiamo come sia aumentata l'incidenza delle affezioni allergiche nei bambini di oggi. Diversi i motivi, l'evidenza di sempre maggiori allergeni nell'atmosfera, spesso a causa dell'inquinamento atmosferico, la maggiore possibilità di diagnosi oggi rispetto ad un tempo e non solo; ciò che oggi si palesa maggiormente sono le diverse abitudini alimentari della donna gravida che finiscono per il riverberarsi sulla salute del nascituro.

Ad esempio, secondo i ricercatori dell'Ospedale San Camillo di Roma, anche  il maggior consumo di acidi grassi polinsaturi da parte della donna, a detrimento di quei cibi ad alto potere detenuto di sostanze Omega 3, espone
eccome i nascituri ad allergia da bambini come da adulti. Tant'è che gli esperti romani hanno voluto stabilire quanto il consumo di pesce, burro, margarina durante la gravidanza fosse responsabile dello sviluppo di sensibilizzazioni allergiche dei figli.
Lo studio che ha portato a tali conclusioni è stato effettuato su 295 bambini allergici e 693 figli di madri non allergiche, alla luce dei risultati ottenuti si sarebbe osservato che nei figli di madri allergiche quest'ultime non erano aduse a consumare pesce, ricco di sostanze Omega 3, finendo col tramandare l'allergia anche ai figli,
ben altra cosa si palesava nel gruppo di figli di madri non allergiche che consumavano regolarmente pesce nell'arco della settimana, al punto che gli scienziati capitolini avrebbero concluso che, per la donna in gravidanza, assumere pesce fino a tre volte alla settimana potrebbe diminuire la predisposizione ad ammalarsi di allergie nei bambini addirittura di un terzo.

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