martedì 29 maggio 2012

Psoriasi: riconoscerla per curarla al meglio



La psoriasi è una delle più diffuse e note malattie autoimmuni che si conoscano. Eppure, anche se nota, esistono ancora diversi punti oscuri di questa malattia della pelle che spesso però riverbera il carico di sintomi e danni anche sul resto del corpo.

Cos’è la psoriasi


Dicevamo che la psoriasi è una malattia della pelle, in primis, causato da un ricambio più veloce del normale dell’epidermide. Una delle caratteristiche salienti della patologia cutanea è la trasformazione della malattia dalla forma acuta in cronica progressiva, con lunghi periodi di remissioni intervallati da altrettanto lunghi periodi di acuzie dei sintomi.

Perché ci si ammala

Dicevamo che la psoriasi è una delle più note malattie autoimmuni. Eppure, se sono note alcune delle cause che generano la patologia, restano ancora oscuri tanti altri motivi che cagionano il problema. Ad esempio, è risaputo che una delle ragioni note è la presenza in sovrabbondanza di linfociti T. Così come è altrettanto noto che alcuni fattori ambientali giochino il loro ruolo nell’insorgenza della malattia, per non parlare che stati emotivi prolungati nel tempo, caratterizzati da lunghi periodi di stress, ansia, tensioni emotive e quant’altro, che possono avere un ruolo chiave da una parte nell’esordio della patologia, dall’altra nell’esacerbazione dei sintomi principali. Anche alcuni farmaci, ricordiamo gli Ace inibitori, per lo più utilizzati per abbassare la pressione arteriosa alta, ma anche altre classi farmacologiche quali sono il Litio, la Clorochina, l’Idrossiclorochina, i beta-bloccanti, i FANS giocano un loro ruolo nell’insorgenza della malattia.

Le forme di psoriasi e l’incidenza sulla popolazione

La forma più comune di psoriasi è quella caratterizzata dalla psoriasi a placche (psoriasis vulgaris). La si riconosce con facilità perché, come dice lo stesso nome, si presenta con placche che si distribuiscono in maniera simmetrica, si colorano di rosso e si ispessiscono, sovrapponendosi in vere e proprie scaglie. In tale forma ci si può trovare di fronte a diverse placche sovrapposte, solitamente due, che possono coprire aree vaste della superficie corporea, raramente, l’intero corpo. Solitamente però, la localizzazione delle lesioni è a carico del ginocchio, del gomito, del cuoio capelluto. Come accade in altre forme, il rischio per i malati di psoriasi  che presentano forme estese delle lesioni, è quello di andare incontro a vere e proprie infiammazioni delle articolazioni, in questo caso si parla di artrite psoriasica. Rischiano tale condizione circa 7 malati di psoriasi su 100. Ma il numero sale di molto per quei pazienti che presentano estese aree esposte alla malattia. In questo caso, quasi un malato su due.

Mediamente la psoriasi colpisce il 2% della popolazione, indifferentemente uomini o donne, prevalentemente la popolazione di razza bianca. Oggi la psoriasi la si tiene maggiormente a bada, senza per questo aver fino adesso evidenziato una cura definitiva della malattia. Ma, soprattutto in passato, almeno 60 malati su cento, a causa della malattia, aveva dovuto abbandonare la propria attività lavorativa, anche perché costretti a continui ricoveri ospedalieri, ognuno dei quali della durata di quasi 20 giorni.

Tornando alle forme di psoriasi, occorre ricordare che ne esistono almeno tre, classificate come lieve, moderata e grave. Per giungere alla classificazione più attendibile, si fa riferimento alle proporzioni delle aree del corpo interessate dalle lesioni, compreso il modo come si presentano, ad esempio, il colore delle lesioni, lo spessore delle placche e l’eventuale loro desquamazione. Ma anche la risposta ai trattamenti terapeutici ha importanza nella classificazione della patologia.

Effetti della malattia

La psoriasi non è solo una malattia a se stante. La patologia suscita l’interesse costante dei ricercatori a causa degli effetti che è capace di provocare nei malati Innanzitutto sulla qualità della vita di chi si ammala, tant’è che alcuni pazienti a causa della psoriasi, vanno incontro a impegnative forme di depressione. Ma vi sono altre patologie che si possono associare alla malattia originazia. Ricordiamo l’ipertensione arteriosa, l’infarto del miocardio, l’insufficienza cardiaca congestizia ed il diabete di tipo 2.

Gli effetti sulla qualità della vita del malato sono annesse anche al grado di estensione delle lesioni e, cosa importante, sulla loro localizzazione. Una psoriasi, sia pure leggera che si localizza al volto può avere effetti importanti sulla persona, finendo per turbarla in modo serio fino a provocargli una vera e propria depressione.

Le cure per la psoriasi

Rimandiamo ad altra trattazione la terapia della psoriasi, ricordando però che in atto non esiste, come detto, alcuna terapia definitiva, ma tutta una serie di trattamenti mirati  e personalizzati che però tengono bene a bada la patologia.

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