domenica 10 giugno 2012

Menopausa: come evitare la depressione del climaterio



Non è un caso che la donna in menopausa abbia sovente sbalzi, caduta del tono dell’umore, accompagnato o meno, da periodi di umore depresso fino, addirittura, alla vera e propria depressione clinica.Ne è convinto Andrea Genazzani, dell’Università di Pisa, che ne ha parlato ad un Congresso a Copenaghen. 


Secondo lo studioso, a determinare ciò, parteciperebbe in forma decisiva nel cambiamento dell’umore e del comportamento, la cessazione degli steroidi sessuali da parte della donna. Una soluzione al problema potrebbe essere rappresentata dall’ormonoterapia sostitutiva o Tos che, indubbiamente, migliora i sintomi cerebrali annessi al climaterio. Ma al contempo non si può immaginare un ormone sostitutivo unico, semmai un’associazione prescritta dallo specialista in grado di rispondere al meglio alle esigenze della singola paziente.


E’ tuttavia opinione corrente che la terapia estrogeno-sostitutiva protegga preferenzialmente le donne sane in postmenopausa dalla riduzione cognitiva età-dipendente, riducendo il rischio di demenza». La conferma della stretta relazione tra ormoni sessuali e funzioni cognitive viene dai risultati di una studio svolto da Victor W. Henderson, della Stanford University (Usa).


«Dopo somministrazione di una serie di questionari a una coorte di donne di mezza età in menopausa naturale non utilizzatrici di Tos, abbiamo riscontrato come la memoria semantica fosse associata positivamente con i livelli di estradiolo e un basso rapporto testosterone/estradiolo, inversamente associato anche alla memora episodica verbale».
Torbjörn Backström, dell'Università di Umeå (Svezia), ha infine ricordato che

 «i metaboliti del progesterone e del testosterone sono potenti modulatori positivi del recettore Gaba-A del Snc (come gli anestetici, gli anticonvulsivanti, i sedativi e gli ansiolitici). A basse concentrazioni, però, inducono effetti avversi paradossi, con irritabilità, aggressività, dolore. Ecco perché diviene centrale al massimo la figura dello specialista che calibrerà la giusta dose di farmaci.


Fonte: 9th Congress of the European Society of Gynecology.
Copenhagen, Denmark

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