martedì 5 giugno 2012

Spongebob: perchè farebbe male ai bambini?



Chi non conosce Spongebob, il noto cartone animato ambientato sotto l’oceano. Wikipedia ne da una descrizione abbastanza esauriente.
Però forse non tutti sanno che, Spongebob, potrebbe fare male ai bambini. A questa inattesa e un po’ allarmante conclusione sono giunti scienziati dell’Università della Virginia che hanno constatato come dopo appena nove minuti di visione del celebre cartone animato, ai piccoli spettatori era venuta meno quella che gli psicologi definiscono  funzione esecutiva, ovvero, la capacità dei bambini di pianificare, di controllare la coordinazione del sistema cognitivo e dunque dopo la visione del celebre cartoons, i bambini avrebbero più difficoltà a controllare l’attenzione in generale.

Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno preso in esame 60 bambini suddivisi in gruppi. Un primo gruppo assisteva alla visione di Spongebob per nove minuti, un altro gruppo guardava un altro cartoon. Dopo l’esperimento ai bambini era richiesto di svolgere alcuni test consistenti nel contare dei numeri all’indietro, eseguire un compito testa-alluci-ginocchia-spalle (dovevano toccarsi la testa se lo sperimentatore diceva alluci, gli alluci se diceva testa e cosi via…) compreso un test di ritardo della gratifica (potevano avere dieci biscotti se aspettavano il rientro dello sperimentatore, oppure solo due ma immediatamente). I test erano eseguiti anche in cieco per controllare se le aspettative dello sperimentatore avessero un effetto sulla performance.

I risultati confermavano quanto sospettato dai ricercatori, ovvero, i bambini che avevano assistito al cartone animato Spongebob ottenevano ai test risultati insoddisfacenti. Angeline Liliard e colleghi, che hanno partecipato allo Studio, hanno spiegato che ancora non sono del tutto chiari i motivi di questo calo di performance ed è probabile che siano collegati da un lato alla velocità con cui si alternano le immagini dall’altro alle situazioni assurde (e dunque completamente nuove e da codificare da zero nella mente dei bambini ) proposte da questo cartone animato (ma sono tantissimi i cartoni simili in voga fra i bimbi). Il ritmo serrato delle immagini avrebbe un effetto negativo perché cattura l’attenzione in maniera automatica, “dal basso”, sensoriale insomma, e quindi non stimolerebbe per nulla l’uso focalizzato (diretto dalle funzioni cognitive dall’alto) dell’attenzione (ricordate cosa dicevo sul rimbambirsi?).

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