lunedì 2 luglio 2012

Pillola anticoncezionale: adesso sono sicure



C’è una riflessione da fare davanti ad un dato incontrovertibile in fatto di contraccezione. Da una parte infatti abbiamo una natalità che tende in Italia a zero, dall’altra il ricorso alla pillola anticoncezionale è bassissimo, addirittura nel nostro Paese il farmaco viene assunto in maniera più ristretta rispetto a quanto si faccia nel resto d’Europa. Ne deriva che è indubbio che gli italiani ricorrono ad altri sistemi per pianificare le gravidanze. Ma perché la pillola viene tanto snobbata dalle donne?



Uno dei motivi più in auge che fa dire no alla pillola è la paura degli effetti collaterali, cui si aggiungono pregiudizi ed eccessive diffidenze. Gli effetti collaterali più tenuti sono rappresentati dall’ipertensione arteriosa, ma c’è chi ritiene la ritenzione idrica e la cellulite causata dalla pillola un fatto quasi ineluttabile, così come non mancano coloro che ancora credono che la pillola faccia ingrassare. Eppure, complice una scarsa e parziale informazione al riguardo, oggi più che mai il ricorso ai nuovi farmaci potrebbe essere quanto mai gradito anche alle donne risultate più riottose nei confronti della pillola anticoncezionale.

Lo dimostra l’utilizzo della pillola a base di Etinil Estradiolo che, sia pure sintetico, risulta quanto mai fisiologico ed ancor di più gradito potrebbe essere la scelta della pillola a base di estradiolo valerato che, per il semplice fatto che tale ormone è già prodotto dall’organismo femminile, risulta non solo del tutto fisiologico ma poco o nulla aggressivo per il fegato. Proprio tale estrogeno naturale dovrebbe superare le ritrosie di alcune donne nei confronti della pillola. Dunque con i nuovi farmaci si assiste ad un minore impatto sui meccanismi che regolano la pressione arteriosa e su quelli della coagulazione sanguigna, stessa cosa per quanto concerne la ritenzione idrica ed il gonfiore in generale.

Da ricordare che le inedite pillole a base di estradiolo valerato si somministrano prevedendo soltanto due giorni di sospensione risultando utili anche contro malattie quali la endometriosi, nel contrasto della dismenorrea e nel risolvere lo “spotting”, quel disturbo rappresentato da perdite infra ciclo mestruale.

Unica raccomandazione giunge dai medici nei confronti delle pazienti. Se il vostro medico ritiene utile affidarsi a pillole anticoncezionali non di ultimissima generazione, con la convinzione che il vostro organismo risponde al meglio a quei farmaci ritenuti magari più datati, evitate di guardare di traverso il curante. Le nuove pillole, infatti, non hanno mandato in pensione le altre che le hanno precedute.




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