martedì 18 settembre 2012

Morbo di Parkinson: gli antinfiammatori ne ridurrebbero l'insorgenza


I fans e, precisamente l’ibuprofene (Brufen), associati ad una minore incidenza di sviluppo del Morbo di Parkinson, è quello che avrebbero stabilito studiosi dell’Harvard School of Public Health capitanati da Alberto Ascherio e che ha riguardato una popolazione pari a 146.948 persone monitorati attentamente dal Cancer Prevention Study II Nutrizional.

Secondo i ricercatori infatti, i farmaci antinfiammatori non steroidei si opporrebbero, ritardando o prevenendo, la malattia di Parkinson e di tutti i fans, l’Ibuprofene, parrebbe detenere più degli altri tale azione. A tale conclusione si sarebbe giunti osservando il gruppo di volontari che, facendo uso di Brufen (Ibuprofene), avevano il 35% di possibilità in meno di incorrere nel Morbo di Parkinson rispetto a coloro che non avevano fatto uso del preparato. Oltretutto, sempre secondo i ricercatori italo-americani, il rischio variava anche in base al dosaggio assunto del farmaco.  Lo studio ha rivestito anche un’importante valenza scientifica in funzione del fatto che non tutti i fans agirebbero alla stessa maniera, tant’è che nessuna associazione è stata trovata tra l’assunzione di Aspirina, altri farmaci antinfiammatori non steroidei o (Paracetamolo) ed il rischio di malattia di Parkinson. I risultati indicano che l’Ibuprofene può ritardare o prevenire l’insorgenza di malattia di Parkinson.
(Xagena2005)

Chen et al, Ann Neurol 2005; 58: 963-967

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