martedì 12 febbraio 2013

Cosmetici: ecco come sceglierli

Lo dicono le Associazioni dei Consumatori, Codici in testa, che hanno presentato il rapporto 2008 alla Commissione Europea, sottolineando il pericolo per la Salute, quando si parla di prodotti contraffatti.

Al contempo si fa notare come sia cospicuo il valore della merce sequestrata, facendo riferimento ai 178 milioni di euro che è il valore economico dei sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza e dai Nas nel corso del 2008. Uno degli ultimi maxi-sequestri eseguiti dalle Fiamme Gialle riguarda un quantitativo enorme di articoli contraffatti, un milione di dosi di cosmetici che contenevano un pericoloso allergene della pelle, il metildibromoglutaronitrile, vietato in Italia dal 2008. Tra i prodotti sequestrati anche alcuni di noti marchi, come - riferiscono le agenzie - “Bilboa di Cadey” e “Fresh and clean”.
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Alla luce di tutto ciò, le Associazioni dei Consumatori, richiamano l’opportunità di rendere applicabile una disposizione della Comunità Europea che entrerà in vigore nel 2013 che riguarderà anche la lista degli ingredienti che un comsetico, per essere tale, dovrà contenere, ad esempio, l’acqua, indicata col nome latino aqua, gli estratti vegetali, i burri e gli olii scritti con il nome botanico della pianta, e gli altri ingredienti (materie grasse, siliconi, tensioattivi, sali, acidi, emulsionanti) con il nome inglese. Gli ingredienti vengono messi nella lista secondo un ordine decrescente. Senza contare che analoga disposizione renderà il cosmetico un prodotto a sé, senza inserirlo più fra le categorie merceologiche che ancora adesso lo collocano a metà strada fra un prodotto farmaceutico ed uno parafarmaceutico.

Un vademecum per orientarsi fra i prodotti conformi alla legge.

Obbligo di indicazione:

• denominazione legale o merceologica del prodotto;

• nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;

• Paese di origine se situato fuori dell’Unione europea;

• eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente;

• materiali impiegati e metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto;

• istruzioni, eventuali precauzioni e destinazione d’uso, utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.

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