sabato 16 febbraio 2013

Depressione: la donna in menopausa dovrà stare attenta a certi antidepressivi


Sappiamo bene che la terapia contro la depressione debba basarsi in larga parte mediante farmaci appositi, i noti antidepressivi, ma occorre anche ricordare che particolare cautela nell'utilizzo di queste molecole dovrà osservare la donna nel periodo post menopausa. Tale cautela è stata prevista a seguito di uno studio cui hanno preso parte ricercatori statunitensi effettuato su una nutrita schiera di pazienti in post menopausa, parliamo di ben 136.293 donne che assumevano farmaci antidepressivi per curare forme moderate della patologia. 

Nei cinque anni che sono occorsi per portare a compimento lo studio scientifico, si è assistito alla morte di alcuni di questi pazienti a
seguito di eventi cardiovascolari, quali infarti ed ictus che, se paragonato ai casi di mortalità di coloro che non si sottoponevano a terapie con antidepressivi, faceva ritenere che tali farmaci avessero potuto detenere una certa responsabilità negli eventi avversi. Nello specifico, fra coloro che assumevano inibitori della serotonina per contrastare la depressione il rischio relativo  di incorrere in ictus aumentava rispetto a quelle che non assumevano il farmaco di 1,4 mentre si riduceva all’1,3 per le cause di morte da altre cause. Analogo rischio veniva riscontrato a seguito dall’assunzione di antidepressivi triciclici. Nel caso di assunzione di farmaci antidepressivi triciclici si assisteva ad eventi cerebrovascolari maggiormente riferiti a forme emorragiche ad esito spesso fatale. Possiamo dunque concludere che le donne in post menopausa devono astenersi dall'utilizzo dei farmaci antidepressivi? Assolutamente no, semmai la raccomandazione riguarderà il medico che dovrà valutare il rapporto costi benefici delle terapie in questi soggetti, atteso che non curare la depressione potrebbe essere ancora più deleterio per il paziente rispetto al solo rischio, neanche altissimo, come visto, di incorrere in eventi cardio e cerebrovascolari, tenendo conto che nessuna delle terapie oggi possibile per curare qualsivoglia malattia è del tutto indenne da eventuali rischi indotti!

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