giovedì 7 marzo 2013

Diarrea: riconoscerla e curarla adeguatamente, non sempre è solo un sintomo spiacevole

Quasi sempre la diarrea è un sintomo associato ad altre malattie e proprio quest’ultimo fatto induce il medico a curare lo stato patologico insorto a causa della stessa diarrea. Tale trattamento di norma è sufficiente per far cessare il disturbo. Ciò non toglie però, che la necessità di ricorrere spessissimo nel corso della giornata al bagno, evacuando feci prive di consistenza o, addirittura, avvertire la necessità di dover evacuare continuamente può essere spesso il risultato di un’indigestione o di un disturbo del colon quale ad esempio il colon irritabile o la colite e di tutta una serie di patologie gastrointestinali, come ad esempio accade con la gastroenterite, soprattutto nei bambini. In questa sede però ci interessa vedere come di norma può curarsi un sintomo fastidioso, come la diarrea, senza entrare nei particolari di quelle manifestazioni cliniche dove lo stesso sintomo è espressione di una malattia organica a volte anche impegnativa. 

--> La cura della sporadica diarrea si avvale di farmaci per lo più sintomatici volti a far cessare nel più breve tempo possibile il sintomo, fra questi ricordiamo quei farmaci che agiscono sulla motilità gastrica, rallentandola, cui spesso vanno aggiunti farmaci cosiddetti adsorbenti che tendono ad assorbire l’acqua delle feci
aumentandone la loro consistenza e solo per questa ragione limitano le evacuazioni. Lo stesso effetto è quello che si riscontra con l’ingestione della crusca. Anche il carbone attivo è annoverato fra in farmaci adsobenti con il vantaggio di assorbire non solo i liquidi ma anche eventuali batteri che potrebbero essere responsabili principali dell’affezione. Oggi tuttavia si preferiscono utilizzare sostanze farmacologiche che agiscono sulla motilità intestinale, rallentandola in modo da limitare il più possibile le scariche diarroiche e normalizzando in breve tempo la situazione. Tuttavia, quando gli episodi si presentano con una certa frequenza e quando persino i farmaci modulatori dell’intestino non sortiscono l’effetto sperato, dovremmo considerare la possibilità che il fenomeno sia espressione di una malattia in atto a carico del digerente. Ciò dovrà indurci a ricorrere senza indugio al medico in quanto solo lui è in grado di stabilire quale eventuale patologia si sia istaurata regolandosi di conseguenza. 

Quasi sempre a provocare una diarrea ostinata e di difficile soluzione, sono germi patogeni, batteri, qualche volta anche virus, che hanno colonizzato le pareti dell’intestino ed esercitano la loro azione nefasta sullo stesso. In questi casi il ricorso agli antibiotici specifici è necessario, se non addirittura indispensabile tenuto conto che se una diarrea che perduri per tutta la giornata di norma non produce effetti gravi nell’organismo, diverso è invece il caso di quei fenomeni, quasi sempre associati a malattie del digerente, che si protraggono per giorni. In questo caso il rischio per il paziente è quello di andare incontro ad una vera e propria disidratazione a causa della consistente perdita di liquidi con le feci, spesso con la febbre, quando il decorso della malattia causa innalzamento della temperatura corporea, associato il tutto ad uno stato di prostrazione profonda della persona interessata. 

Ad aggravare la situazione spesso è il riscontro dello stesso vomito che peggiora e a volte anche di molto lo stato di disidratazione del paziente, mettendo qualche volta a rischio la sua stessa vita. Da ricordare che nei bambini, nei soggetti defedati a causa di altre malattie di cui soffrano, nonché negli anziani, la diarrea non adeguatamente trattata può condurre in breve tempo il paziente verso una prognosi infausta, proprio per l’abbassamento repentino della quota di liquidi circolanti e relativa compromissione cardiaca. 


In questi casi è quanto mai indicato il ricorso pressocchè immediato al medico che nei casi più impegnativi potrà disporre l’introduzione dall’esterno di liquidi tramite flebo per ripristinare quell’equilibrio idrico del paziente altamente compromesso. L’attenzione all’alimentazione per quei casi di diarrea occasionale risulta quanto mai indicato.

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