Il Paradosso dell'Acqua e la Follia delle Avvertenze


 

Oggi vorrei parlarvi di un bicchiere d'acqua, di quella fresca che sgorga da una sorgente cristallina. Ma prima di procedere, tu, lettore, devi accettare di sapere che: "bere 10 litri d'acqua tutti in una volta uccide" scrivi accetta!!. Bene, ora che hai accettato questo avvertimento, torniamo al bicchiere.

Quest'acqua, così pura, verrebbe voglia di sorseggiarla a mani giunte, ma per gustarla al meglio la versiamo in un brillante bicchiere di vetro. Ebbene, prima di proseguire, devi accettare il fatto che se il bicchiere cade e si frantuma e ingoi le scaglie, corri un rischio gravissimo per la salute. Per proseguire, clicca su Accetta!!😳

Sembra paradossale. Chi leggerebbe mai un articolo del genere, costellato di avvertenze degne di un ordigno pronto a esplodere? Eppure, questo paradosso è la realtà che stiamo vivendo. Una legislazione, proposta in California, mira a imporre ai proprietari di intelligenza artificiale di ricordare costantemente agli utenti, soprattutto ai più "fragili", che stanno interagendo con un programma e non con una persona.

Quando leggo notizie del genere, avverto un senso di profondo sconforto e tristezza. Si presume che il cervello della gente debba essere tutelato, addomesticato, come quello dei cani per gli istruttori, ricordandogli che sta usando uno strumento tecnologico e che non deve farsi trascinare in risvolti sentimentali o passionali o altro. È un'ossessione che ha le sue radici negli Stati Uniti, dove si accusa e si punisce il produttore di una lavatrice se un genitore decide di lavare un neonato al suo interno. Ma in generale, questa continua assistenza, questi divieti e queste avvertenze, hanno finito per rimbambirci. Il nostro cervello sembra annegato in un flusso continuo, dove ci si abbandona senza più nuotare verso la verità.

Certo, si dirà, bisogna tutelare i soggetti "fragili". Ma chi sono questi soggetti che emergono ovunque? Gli imbecilli che non sanno discernere il bene dal male? O sono persone che andrebbero curate d'imperio e tenute lontane dall'intelligenza artificiale, così come da qualsivoglia strumento tecnologico e persino da un innocuo coltello da cucina che può diventare letale se usato male?

Che società è la nostra se, nella corsa alla tutela dei "fragili", rende tutti profondamente imbecilli con continui divieti e avvertenze? Nonostante siano studiate per il “nostro bene”, si dice ed è questo che mi preoccupa profondamente, il continuo nostro bene, tante precauzioni, sono del tutto in contrasto con quello che dovrebbe essere un sano discernimento. Quell' "accetta", "avvisa", "ricorda" "non fare questo", non fare altro, “non mettere le manine nel nasino”, Quel "non farlo a casa perchè è pericoloso" e centomila stupidaggini del genere, non ci stanno rendendo più consapevoli, ma solo bambini immaturi a cui bisogna insegnare ad allacciare le scarpe, altrimenti cadono e si fanno male, a cui bisogna ricordare di pulire il faccino la mattina e che, domani, senza questa “educazione” dall’alto, di chi promulga certe prescrizioni, potrebbero diventare potenzialmente pericolosi e per questa ragione “vanno educati”! Chissà perché questa frase mi ricorda qualcosa che non ci ha portato molto bene...



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