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lunedì 24 luglio 2023

Emozioni: gli animali provano le stesse emozioni di noi umani

 




Che gli uomini derivino dalle scimmie è un fatto che conosciamo da sempre. Ma che molte emozioni che ritenevamo di pertinenza esclusivamente umana, siano condivise anche da altri animali, in questo caso le scimmie ed in particolare i cebi dai cornetti (Sapajus spp) è un fatto forse meno noto e questo indipendentemente dal fatto che si parli di scimmie o di altri animali. Insomma, chi ancora si ostina a credere che gli animali conducano l’intera loro esistenza sotto l’unico stimolo dell’istinto, si sbaglia, gli animali avvertono emozioni e questo studio, condotto dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) di Roma e la Scuola di Psicologia della Newcastle University (Regno Unito), ora pubblicato sulla rivista Animal Behaviour, lo dimostra.


domenica 14 maggio 2023

L'abbraccio: capace di stimolare piacere psicofisico, opporsi alle infezioni e alla pressione alta

 





Esiste in natura una sorta di miniera di sostanze chimiche che si attivano non solo con l’introduzione di un farmaco, ma con dei semplici gesti e ciò avviene nell’adulto ed ancor di più nei bambini. Una prova? Gli abbracci, capaci come sono di intervenire su tante reazioni chimiche dell’organismo, apportando salute e benessere al nostro corpo.

venerdì 7 aprile 2023

Timidezza: è possibile che un bambino timido sia ansioso da grande

 



Secondo un gruppo di ricercatori dell’Istituto San Raffaele di Milano, che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro scientifico sulla rivista “Depression and Anxiety”, un bambino timido che trascorre la propria infanzia condizionato da un grado di timidezza importante, sarà destinato, da adulto, a mostrare tutti i segni dell’ansia. Per giungere a questi risultati gli scienziati italiani si sono serviti di una serie di elettroencefalogrammi che venivano eseguiti su bambini di sette e otto anni dopo aver loro mostrato immagini di coetanei per i quali i bambini nutrivano soggezione per il comportamento ostile che questi avevano nei loro confronti.

mercoledì 5 aprile 2023

Rimandi sempre ? Forse non lo sai, ma sei seriamente malato!


 


Chissà a quanti di noi sarà capitato di rimandare una cosa che urgerebbe fare subito, fino a quando non siamo costretti ad eseguire il compito assegnatoci e di fretta pure, ma al contempo, assecondiamo il desiderio o la necessità di una telefonata che ci sembra più urgente che mai, oppure il bisogno di uno snack che conviene non rimandare assecondando i borbottii del nostro stomaco e per chi fuma, una sigaretta nel bel mezzo dell’azione improcrastinabile da compiere! Un tempo si annetteva il rimandare perenne alla non voglia di compiere un’azione, la riprova? Chi davanti ad un evento che ci da piacere, procrastinerebbe mai?

lunedì 6 marzo 2023

Depressione: utile la camomilla e lo zafferano, vietato il "fai da te"!

 





La depressione è una malattia psicopatologica che un tempo veniva ascritta più ad un disagio psicologico che ad una malattia organica vera e propria. La depressione è invece un disturbo patologico vero e proprio che colpisce il 15% della popolazione ed i dati sono in difetto, visto che molti depressi sfuggono al conteggio dei malati. La depressione colpisce più la donna che l’uomo. Nei casi gravi di depressione, parliamo della cosiddetta depressione maggiore, si contano 15 malati di depressione maggiore su cento che chiudono le sofferenza con la malattia col suicidio.

giovedì 2 marzo 2023

Troppo al cellulare? Non sei maleducato, sei sotto stress continuo

 



In un mondo sempre più ipertecnologico, senza accorgerci viviamo la nostra vita immersi in questo universo dominato dalla tecnologia sempre più esasperata e il fulcro delle innovazioni tecnologiche l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e lo teniamo in mano quasi continuamente, oltre che ossessivamente, come fosse la logica continuazione del nostro corpo, sopratutto quando siamo fuori casa, terrorizzati dall'idea di doverne fare a meno. Ovviamente stiamo parlando del cellulare.

mercoledì 22 febbraio 2023

Ansia: ma possiamo definirla sconosciuta o la conosciamo molto bene?

 



Una sorta di disagio che a volte sfocia in una vera e propria patologia, oppure resta latente ma pur sempre capace di scatenare, esacerbare, cronicizzare patologie organiche che rendono difficile la vita della persona. Di che parliamo? Parliamo dell’ansia. Un disagio, spesso collegato a fatti esterni alla persona afferenti il lavoro, la sfera dei sentimenti, compresa una certa predisposizione genetica che porta il soggetto a confrontarsi con la realtà con un atteggiamento non del tutto corretto e fonte di tensioni e preoccupazioni a volte estreme.

domenica 19 febbraio 2023

Terremoti: i superstiti in preda ad un disturbo post traumatico che può durare tutta la vita


 

Il terribile terremoto che ha coinvolto la Turchia e la Siria ha riproposto, se ce ne fosse stato bisogno, un tema importante che è relativo all’aspetto psicologico cui vanno incontro le scampate vittime del sisma. Vero è che lo stesso disagio che finisce con lo sconfinare in una vera e propria patologia potrebbe riguardare tutti coloro che siano rimasti coinvolti in un incidente di qualsivoglia natura, ma forse ciò che accomuna i disastri naturali in ogni loro forma è relativo al post trauma che risulta ancora più amplificato perché di norma una catastrofe naturale è un evento collettivo e a questo si ritiene si aggiunge anche quel senso di colpa inconscio che permane nei superstiti ancor di più quando a perire sono persone conosciute se non addirittura persone care. 

sabato 21 gennaio 2023

Ansia e stress: una miscela esplosiva che apre la strada a tante malattie

 

Ansia,stress,nervosimo

E’ davvero impressionante il numero di malattie che si associano all' ansia, al punto da risultare difficile per gli stessi medici, a volte, distinguere una patologia organica da una patologia indotta dallo stress e dall’ansia di tutti i giorni. Vero è che quando conclamiamo in una patologia che coinvolge un intero apparato l'origine di tipo ansiogeno, pur se importante, diventa marginale per le cure da somministrare nei confronti della patologia che si è instaurata, ma solo in un primo momento, perchè scoprire le cause che determinano una malattia e il suo riflesso di natura psicosomatica è essenziale per trattare meglio la malattia stessa e, sopratutto, evitare che la stessa si ripresenti.

domenica 21 aprile 2019

Mamme lavoratrici: i troppi sensi di colpa di cui soffrono!



Da quando la donna si è dedicata sempre più al lavoro, occupando ruoli sempre più impegnativi nel mondo e comunque essendo occupata sempre meno in casa e sempre più in occupazioni extra domestiche, ha sviluppato una nuova forma di disagio psicologico rappresentato dal fatto di sentirsi in colpa nei confronti della propria prole. Gli ultimi studi avrebbero stabilito che la donna in carriera o comunque occupata fuori, non si sente in colpa solo al momento in cui si reca al lavoro, ma almeno cinque volte al giorno.

domenica 7 aprile 2019

Ansia a livelli elevatissimi: la vendita di ansiolitici in Italia alle stelle!



Sei ansioso, tendi a ingigantire in questo periodo della tua vita le situazioni trattandole con eccessiva apprensione? La risposta è nel tuo cassetto dove custodisci i diversi farmaci per i comuni malesseri stagionali e, cercando cercando, possibile che non trovi anche un ansiolitico che faccia al caso tuo? Sembra semplicistica la soluzione così narrata, ma è quanto fanno gli italiani per sconfiggere l’ansia e insieme a questa quella larvata depressione che spesso si accompagna all’ansia. E la psicoterapia che in molti casi funzionerebbe meglio? Troppo complicata, dispendiosa e costosa!

giovedì 7 febbraio 2019

Ansia e depressione: uno a zero per le pillole



Nessuno nega l’importanza della psicoterapia, anzi, in associazione con la medicina e i giusti farmaci, spesso la sinergia che ne deriva è sicuramente efficace per risolvere l’ansia ed in parte la depressione. Eppure, gli italiani sono più per i metodi spicci e veloci, quindi, nessuna seduta dallo psicoterapeuta o dallo psicologo e tante medicine buttate giù, con un po’ di zucchero la pillola va giù!



lunedì 4 febbraio 2019

Gioco d'azzardo: CNR sviluppa identikit del giocatore, la malattia si può prevenire




Quando immaginiamo il giocatore d’azzardo stentiamo a credere che possa esistere una persona dotata di intelligenza alla pari degli altri che rischia di perdere un patrimonio proprio o altrui, in maniera tanto sconsiderata. Parliamo di un malato o di un soggetto che andrebbe severamente punito solo per aver messo in pericolo se stesso e spesso persone a lui vicine per non essere riuscito a resistere ad una sfida che il più delle volte risulta perdente in partenza?

mercoledì 2 gennaio 2019

Depressione: come una pandemia fra dieci anni, ma esistono le cure



Una malattia diffusa come una pandemia, la depressione, che colpisce nella sola Italia ben 3 milioni di persone con una percentuale di soggetti colpiti che rasenta persino il 7% della popolazione, fra casi accertati ed in corso di accertamento ed in Europa il numero giunge a livelli stellari, ben 40 milioni di pazienti affetti da questa malattia, cui aggiungere quei casi che sfuggono al controllo delle medicina. Eppure, qualcuno si ostina a ritenere questa patologia uno stato dell’umore e non una patologia a tutti gli effetti.


giovedì 18 agosto 2016

Facebook: crea dipendenza al pari delle sigarette o quasi!


Che Facebook sia entrato prepotentemente nella nostra vita non è un mistero per nessuno, ma che addirittura questo social network potesse trasformarsi in breve tempo un elemento di disturbo del nostro vivere quotidiano al punto da creare la stessa dipendenza che può creare il fumo di sigaretta, o quasi, forse sono in pochi ad immaginarlo eppure pare essere proprio così, come ha dimostrato uno studio che denuncia come la stragrande maggioranza di persone che usa Facebook lo fa più per assecondare una dipendenza che è in molte persone che per l'utilità del servizio stesso.

mercoledì 3 agosto 2016

Depressione post partum mai più! Scoperto il farmaco che la debella per sempre

Per molto tempo non si annetteva alcuna importanza alla depressione post partum, al punto da considerare la mamma che si chiudeva a riccio nel suo malessere dopo aver partorito un bambino una sorta di donna viziata incapace di affrontare la sua nuova vita col piccolo e poco incline a non essere più al centro dell'attenzione dopo la gravidanza come invece era un tempo. Poi si cominciò a capire che la depressione post partum è una malattia a tutti gli effetti e come tale va trattata, ma continuando a sorvolare sul vero problema della malattia e sui rischi che essa comportava, fino a quando non è scattata l'allerta per gli esiti di quella che si definisce anche baby blues, appunto depressione post partum, tanto tragici da mettere in serio rischio la vita del piccolo neonato che spesso paga con la vita la scarsa attenzione nei confronti della grave malattia mentale cui soffre la madre.

lunedì 20 giugno 2016

Crisi economica: la porta di ingresso per depressione, ansia, attacchi di panico e non solo


Non stupiamoci se a causa della crisi in Italia abbiamo assistito sbigottiti ad un numero crescente di suicidi da parte di imprenditori, disoccupati, cassi integrati e quant'altri che hanno perso il lavoro e la capacità di autosostentamento e di quello dei loro cari. La crisi economica porta pure a questo per un effetto perverso che essa genera nel nostro organismo, ovvero, la messa in moto di tutta una serie di reazioni chimiche che vanno ad interagire sullo stesso nostro DNA innescando malattie mentali che sfociano nella depressione, nell'ansia, negli attacchi di panico e via di seguito. Ma quel che è peggio è anche un'altra considerazione ancora più grave da fare.

mercoledì 4 maggio 2016

Depressione: una malattia troppo spesso nascosta



In tutto il mondo si stima che 350 milioni di persone di tutte le età soffrano di depressione. Una malattia spesso nascosta, in aumento ma sottostimata, con costi umani e sociali enormi, una patologia che colpisce in Europa 30 milioni di persone e spesso compare in età giovanile.

domenica 30 agosto 2015

Di stress si muore: la Sindrome del Burnout come malattia professionale


Ormai è acclarato, di stress si può morire! Ovviamente di uno stress prolungato nel tempo ed evidenziato dai livelli alti di cortisolo nel sangue che costringono il cuore a pompare di continuo e ad alta frequenza a causa del continuo rilascio di adrenalina.

domenica 2 agosto 2015

Bambini iperattivi: costringerli a star fermi limita di molto il loro apprendimento


Ne sanno qualcosa le maestre di scuola materna e primaria che si confrontano sovente con bambini iperattivi che le costringono a compiere veri e propri salti mortali pur di tenerli al passo con il resto della classe. Eppure, uno degli inviti che questi “vivaci” bambini si sentono rivolgere di più è lo star fermi e possibilmente più concentrati possibile. Ma è davvero questa la via da far seguire a questi bambini nella ricerca del loro benessere?