venerdì 4 gennaio 2019

Caffè: chi ha detto che fa male, anzi, allunga la vita



Buone notizie in tema di caffè, chi beve caffè campa 100 anni, si potrebbe dire, ovviamente così non è, ma uno studio recente avrebbe dimostrato che il regolare consumo di caffè, associato ad una dieta mediterranea, ben si associa ad una riduzione della mortalità per tutte le cause sopratutto nei soggetti che abbiano superato i 55 anni di età.
Lo studio scientifico in corso di svolgimento in Spagna e giunto ormai alle battute finali, appare quanto mai completo e minuzioso, se solo


si pensa che parliamo di un lavoro scientifico che dura quasi da 20 anni ed ha coinvolto una vasta popolazione di uomini e donne, circa 20 mila, di età compresa fra i 28 e i 48 anni all’epoca di inizio dei lavori. Lo stesso studio non si è limitato al riscontro di come reagisce l’organismo al consumo di caffè, ma ha stigmatizzato anche le abitudini alimentari di questi soggetti ed il loro stile di vita. Il risultato risulta davvero interessante, se si considera che secondo i risultati ottenuti, il consumo di caffè fino a due tazzine al giorno determinerebbe una riduzione della mortalità pari al 22% che giunge fino al 50% se il consumo di caffè si assesta a cinque tazzine al giorno. Secondo i ricercatori la protezione indotta dal caffè è a beneficio del sistema cardiovascolare e nella protezione dell’organismo nei confronti dei tumori. I maggiori benefici pare siano appannaggio di quei soggetti che hanno superato i 55 anni di età e riguarda tutti, anche i fumatori che siano ex o attuali, poco importa, anche se per coloro che non hanno mai fumato i benefici sarebbero di gran lunga maggiori.


Ma perché il caffè farebbe così tanto bene?

Per comprenderlo meglio dobbiamo ricordare che questa notissima bevanda detiene un grande contenuto di polifenoli ed isoflavoni, una serie dicomposti chimici naturali che ritroviamo nella tazzina di caffè, in qualsiasi modo preparata, con la classica Moka in casa o con la più moderna macchina espresso, quindi stessa cosa per il caffè assunto al bar. I benefici indotti da questi componenti naturali stanno nel contrasto all’infiammazione anche nei confronti delle malattie croniche a maggiore diffusione. Da ricordare infine, che il massimo beneficio dato dalla composizione del caffè è dato dall’associazione con una dieta equilibrata, di tipo mediterraneo, appunto, bilanciata e corretta, possibilmente legato a stili di vita quanto mai corretti. Si ribadisce che tale consumo di caffè in queste quantità ha maggiori effetti su soggetti di età compresa o superiore a 55 anni.


Fonte: Univadis - Navarro AM, Martinez-Gonzalez MÁ, Gea A, Grosso G, Martín-Moreno JM, Lopez-Garcia E, Martin-Calvo N, Toledo E. Am J Clin Nutr. 2018;108(5):1113-1120.

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