Il Biancospino è la pianta della poesia e della tradizione. Celebre nel verso di Pascoli in Valentino ("...come le bacche di... biancospino"), i suoi colori – fiori bianchi e bacche rosse – richiamano la campagna. Per molto tempo, è stato visto più come un arbusto ornamentale che curativo.
E lo ripeteremo fino alla noia: ciò che è naturale non è innocuo. Quando ci approcciamo alla fitoterapia, affidandoci sempre a professionisti della salute, vale la regola d'oro: conoscerlo a fondo, riconoscerne limiti e controindicazioni, mai sostituire i farmaci di testa propria ed evitare pericolose "insalate" con farmaci di sintesi e sostanze naturali senza autorizzazione qualificata.
Detto ciò, vediamo di indagare bene l’utilizzo di questa pianta.
❤️ A cosa serve il biancospino?
Il biancospino trova il suo utilizzo primario in cardiologia. Non stiamo parlando di cardiopatie impegnative di altra pertinenza. Ma sovente siamo interessati da fastidiosissime e fonte di ansia, extrasistole.
Sono manifestazioni solitamente benigne del nostro cuore che risente dell’azione indotta al 90% da altra causa, come problemi tiroidei, gastrici, o quando l’ansia e lo stress hanno preso il sopravvento, o ancora, da deplezione di potassio (come accade d’estate con la perdita di sali col sudore). Spesso le extrasistoli, una volta indagate dal cardiologo che ne conferma l'alta percentuale di benignità, sono destinate a ripresentarsi, costringendo il paziente a conviverci. Resta il fatto che un paziente affetto da decine o centinaia di extrasistoli al giorno non farà mai l'abitudine a quel "tuffo al cuore" che sembra interrompere il ritmo.
Quindi, qual è il suggerimento più sensato? Stabilita con il cardiologo l’entità del problema, ecco palesarsi il Biancospino, che darà un grande beneficio.
Ma perché tutto questo?
La pianta è ricca di flavonoidi e proantocianidine che agiscono proprio a livello cardiovascolare in diversi modi:
Aiutano il cuore a contrarsi al meglio.
Favoriscono la circolazione.
Partecipano a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa (quando non sia eccessivamente o patologicamente alta).
Come accennato, l’azione sull’ansia è sinergica all'azione sul cuore. Il Biancospino ha un ruolo anche come blando sedativo, senza detenere importanti effetti collaterali se ben assunto. Questo effetto è particolarmente utile la notte, quando nel silenzio siamo più suscettibili e impressionabili da quella perdita di colpi del nostro cuore che prelude o mette in atto le extrasistoli.
🍵 Come si prende il biancospino?
Se vuoi dare una chance terapeutica al Biancospino, sappi che si presenta in diverse forme. Non c’è una risposta unica: dipende da cosa cerchi e da come preferisci assumerlo.
Tisana: il classico che non delude
La versione più semplice e tradizionale. Fiori e foglie essiccati in infusione. È perfetta la sera, magari prima di andare a dormire, se vuoi rilassarti un po’ e dare una mano al cuore a rallentare.
Estratti e capsule: per chi cerca qualcosa di più mirato
Se vuoi un effetto più concentrato, ci sono gli estratti secchi o fluidi, spesso in capsule o gocce. Qui la quantità di principio attivo è più alta, quindi l’effetto può essere più evidente. Proprio per questo, è importante non improvvisare: leggi bene le dosi e, se hai dubbi, chiedi a un professionista.
Tintura madre: potente, ma da usare con criterio
La tintura madre è una preparazione idroalcolica ottenuta dalla pianta fresca, molto efficace e molto concentrata. Non è il tipo di rimedio che si prende “tanto per provare”: va usato con attenzione, soprattutto se hai già una terapia in corso. Poiché la concentrazione di principio attivo è di gran lunga maggiore rispetto alle altre forme, il parere di un professionista della salute risulta fondamentale.
Integratori combinati: sinergie naturali
Spesso il biancospino viene associato ad altre piante rilassanti (valeriana, passiflora o melissa) per creare un effetto sinergico (cuore, mente, sonno). Anche qui, però, occhio alle etichette e alle dosi. Il consiglio migliore è quello di evitare i miscugli a dosaggi standard, che il più delle volte non giungono al risultato terapeutico richiesto. Meglio assumere ogni pianta ad un dosaggio mirato e specifico, sotto guida esperta.
⚠️ Ma ci sono controindicazioni?
Sì e parlarne è fondamentale. Il Biancospino è una pianta potente e va maneggiata con rispetto.
Se prendi farmaci per il cuore
Questa è la prima cosa da sapere: il biancospino può interagire con i farmaci cardiovascolari. Se prendi betabloccanti, digitalici, diuretici o farmaci antiaritmici, il biancospino potrebbe potenziarne l’effetto. E questo, in certi casi, può portare a pressione troppo bassa (ipotensione), battito eccessivamente rallentato (bradicardia) o vertigini. Quindi se sei in terapia, parlane con il medico prima di iniziare.
In gravidanza e allattamento
Non ci sono abbastanza studi per dire se il biancospino sia sicuro in gravidanza o durante l’allattamento. Per precauzione, meglio evitarlo o comunque chiedere consiglio al proprio specialista.
Effetti collaterali possibili
Anche se sono rari, ci sono persone che possono avere reazioni. I sintomi più comuni sono:
Nausea
Mal di testa
Sensazione di stanchezza
Disturbi gastrointestinali
Se noti qualcosa di strano, sospendi l'assunzione e consulta un esperto.
Attenzione al dosaggio
Il biancospino non è una pianta da prendere “a caso”. Un dosaggio troppo alto può causare ipotensione, sonnolenza eccessiva o disturbi del ritmo cardiaco. Quindi: sì alla natura, ma con misura.
🧠 Un approccio consapevole
La fitoterapia è una risorsa preziosa, ma non è magia. Non sostituisce la medicina, non risolve tutto e non è sempre innocua. Il Biancospino è un ottimo esempio: può aiutare davvero, ma solo se lo usi nel modo giusto.
Quello che conta è l’equilibrio. Informarsi, ascoltare il proprio corpo, confrontarsi con professionisti della salute. Ed evitare il fai-da-te quando si parla di salute. Inoltre, fai attenzione a chi produce gli integratori: non tutti sono produttori seri e il rischio di trovarci con dosi non complete esiste.
Se ti interessa usare il biancospino, fallo con consapevolezza. Leggi, chiedi, osserva. E se hai già una terapia in corso, non aggiungere nulla senza parlarne con il tuo medico o farmacista.
🌱 In conclusione
Il Biancospino merita attenzione. Non solo perché può aiutare il cuore e la mente, ma perché ci ricorda che la natura è potente e va rispettata. Non è un rimedio miracoloso, ma può essere un valido supporto se usato con intelligenza. La salute, quella vera, nasce dalla conoscenza.
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