L’acqua potabile, pur potabile,
contiene tracce di arsenico senza per questo apparentemente rappresentare un
particolare pericolo. Ma i ricercatori hanno voluto vedere meglio se è vero che
tale elemento disciolto in piccole concentrazioni nell’acqua è davvero del
tutto innocuo o meno per la salute e per farlo, hanno analizzato l’acqua dei
rubinetti e la quantità di arsenico disciolto in essa.
Secondo i ricercatori la quantità di
questo elemento, sia pure disciolto in piccole quantità, non è del tutto
innocua almeno a giudicare dallo studio effettuato su 11.746 uomini e donne i
quali sono stati sottoposti ad esame dell’urina per un periodo di oltre sei
anni e mezzo.
Gli esiti dello studio sono tutt’altro
che incoraggianti. Pare infatti che la concentrazione di arsenico disciolto
nell’acqua sia causa di malattie cardiovascolari, spesso con conseguenze
letali, come dimostrato dallo studio stesso dove dopo durante il periodo di
osservazione la percentuale di morti è stata superiore al 42%, avendo assistito
al decesso di ben 198 persone. Nei dettagli, dallo studio sarebbe emerso che la
mortalità è stata di 214,3 per ogni 100 mila persone in media che bevevano
acqua dal rubinetto che conteneva una quantità di arsenico pari a 12,0
microg/L, quando questa percentuale era più alta il numero di persone decedute
era destinato a salite a 271 per 100 mila persone.
L’esposizione alla concentrazione di arsenico disciolto nell’acqua
dei rubinetti è risultata più pericolosa nei soggetti fumatori che avrebbero
più probabilità di andare incontro ad ischemie cardiache per la somma dei
rischi correlati . Dunque, per concludere, la quantità di arsenico disciolta
nell’acqua potabile è già di per sé un elemento di rischio importante ai fini
dell’esposizione alle malattie cardiovascolari, ma diviene ancora più
pericolosa quando a bere quest’acqua sono i fumatori. Occorre segnalare, per
completezza di informazioni, che l’acqua analizzata veniva prelevata ad Araihazar,
nel Bangladesh e coloro che si sono sottoposti al lavoro scientifico facevano
parte della popolazione di quel Paese. Occorre precisare ciò perché non
conosciamo nel dettaglio la possibilità che anche nelle nostre acque sia
presente arsenico nelle quantità prima menzionate, anche se c'è un certo allarmismo anche da noi, come dimostrano le diverse Sentenze del Tar del Lazio a proposito del rischio per i cittadini di bere acqua all'arsenico.
Fonte: ( Xagena2011 ) - Chen Y et al, BMJ. 2011; 342: d2431 - Cardio2011
Fonte: ( Xagena2011 ) - Chen Y et al, BMJ. 2011; 342: d2431 - Cardio2011
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