sabato 14 aprile 2012

Acqua potabile: quella del rubinetto contiene arsenico e causa gravi malattie cardiovascolari





L’acqua potabile, pur potabile, contiene tracce di arsenico senza per questo apparentemente rappresentare un particolare pericolo. Ma i ricercatori hanno voluto vedere meglio se è vero che tale elemento disciolto in piccole concentrazioni nell’acqua è davvero del tutto innocuo o meno per la salute e per farlo, hanno analizzato l’acqua dei rubinetti e la quantità di arsenico disciolto in essa.

Secondo i ricercatori la quantità di questo elemento, sia pure disciolto in piccole quantità, non è del tutto innocua almeno a giudicare dallo studio effettuato su 11.746 uomini e donne i quali sono stati sottoposti ad esame dell’urina per un periodo di oltre sei anni e mezzo.

Gli esiti dello studio sono tutt’altro che incoraggianti. Pare infatti che la concentrazione di arsenico disciolto nell’acqua sia causa di malattie cardiovascolari, spesso con conseguenze letali, come dimostrato dallo studio stesso dove dopo durante il periodo di osservazione la percentuale di morti è stata superiore al 42%, avendo assistito al decesso di ben 198 persone. Nei dettagli, dallo studio sarebbe emerso che la mortalità è stata di 214,3 per ogni 100 mila persone in media che bevevano acqua dal rubinetto che conteneva una quantità di arsenico pari a 12,0 microg/L, quando questa percentuale era più alta il numero di persone decedute era destinato a salite a 271 per 100 mila persone.

L’esposizione alla concentrazione di arsenico disciolto nell’acqua dei rubinetti è risultata più pericolosa nei soggetti fumatori che avrebbero più probabilità di andare incontro ad ischemie cardiache per la somma dei rischi correlati . Dunque, per concludere, la quantità di arsenico disciolta nell’acqua potabile è già di per sé un elemento di rischio importante ai fini dell’esposizione alle malattie cardiovascolari, ma diviene ancora più pericolosa quando a bere quest’acqua sono i fumatori. Occorre segnalare, per completezza di informazioni, che l’acqua analizzata veniva prelevata ad Araihazar, nel Bangladesh e coloro che si sono sottoposti al lavoro scientifico facevano parte della popolazione di quel Paese. Occorre precisare ciò perché non conosciamo nel dettaglio la possibilità che anche nelle nostre acque sia presente arsenico nelle quantità prima menzionate, anche se c'è un certo allarmismo anche da noi, come dimostrano le diverse Sentenze del Tar del Lazio a proposito del rischio per i cittadini di bere acqua all'arsenico.

Fonte: ( Xagena2011 ) - Chen Y et al, BMJ. 2011; 342: d2431 - Cardio2011

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