Qualcuno ritiene che
dormire male sia solo un problema del singolo che dovrà interessarsi da solo di
questo spiacevole inconveniente cercando, nel possibile, di risolverlo. E’
invece, ritenere che dormire male faccia male solo al diretto interessato è
quanto mai sbagliato, visto che riposare male reiteratamente la notte ha
ricadute, all’apparenza non individuabili, sulla collettività e gli esempi per
spiegare ciò non mancano di certo.
Si pensi infatti a quanta
gente guidi ogni mattina, per recarsi al lavoro, per affrontare un viaggio,
immaginiamo quante di quelle persone possono aver dormito male la notte e
quanto, inconsapevolmente, attentano a se stessi e al loro prossimo una volta
seduti in auto. Oppure consideriamo
quante fra le persone che non dormono bene
la notte, saranno quelle che per lavoro attendono ad attività pericolose o che
richiedano la massima attenzione e sorveglianza da parte degli operatori. Possiamo
dunque concludere che dormire male la notte sia ancora un problema solo del
singolo?
Apnea
respiratoria notturna
Fra le cause più diffuse
che limitano la qualità del sonno notturno, c’è da citare l’apnea respiratoria
notturna, che non è una vera patologia in se, ma quasi sempre espressione di
altre patologie insorte nella vita della persona. Tale affezione è tutt’altro
che poco diffusa, ecco il pericolo indiretto rappresentato da essa. A soffrirne
infatti sono qualcosa come un milione e seicentomila persone, senza contare
quelle che sfuggono al controllo. Visto l’alto numero di persone affette dal
problema, conviene cominciare a prenderne atto. Quando definiamo l’apnea
respiratoria notturna ci riferiamo a dei disturbi associati ad episodi multipli
che creano una vera e propria disfunzione respiratoria che si verifica durante
il sonno, soprattutto notturno. Il fenomeno è spesso più noto a chi condivide
il letto con una persona che soffra del disturbo, per la semplice ragione, che
chi gli dorme accanto viene costantemente disturbato dal russare del compagno
di sventura. Non solo, la persona affetta da apnea respiratoria notturna
durante il sonno, sospende per qualche manciata di secondi il respiro e tale
evenienza si ripresenta qualcosa come cinque/sei volte a notte. Ciò causa il
risveglio brusco accompagnato con un angosciante senso di soffocamento e
relativo batticuore. Ora, tenendo conto che dormire in questo stato è penoso, al
risveglio e per almeno tutta la mattina se non addirittura per l’intera giornata,
la persona interessata al problema si sentirà stanco, avrà difficoltà di
concentrazione ed è afflitto da continua sonnolenza, oltre ad essere spesso
preda di pericolose distrazioni. Tutte situazioni queste che possono aprire la
strada ad infortuni sul lavoro o ad incidenti automobilistici a volte anche
molto seri.
Il
rimedio fai da te
Spesso le persone che
soffrono di apnea respiratoria notturna, che hanno oltretutto imparato a
conoscere il proprio disturbo, rimediano ad esso aumentando la razione giornaliera
di caffè, soprattutto concentrata nelle prime ore di veglia, con la speranza
che la bevanda possa sferzare l’organismo tenendoli svegli. In effetti il caffè
è sicuramente una bibita energizzante, grazie agli ingredienti che contiene, ma
ad alte dosi, oltre ad avere effetti sulla pressione arteriosa e sul battito
cardiaco, tant’è che spesso si incorre in fastidiosissime tachicardie, risulta
persino dannoso. Ma il danno va anche oltre ed è dovuto al fatto che l’individuo
in quelle condizioni può essere indotto a ritenere di essere in forma, sia pure
per un breve periodo, finendo per sopravvalutare le proprie forze e i propri
tempi di reazione e tutto ciò deve considerarsi l’anticamera di un eventuale
incidente automobilistico.
I
veri rimedi
Il consiglio è quello
dunque di non cercare di risolvere il problema col solo caffè, ma di andare a
fondo cercando correttivi validi contro l’apnea respiratoria notturna. Per
prima cosa un paziente che accusa un disturbo del genere, se in sovrappeso,
peggio ancora se obeso, dovrà attivarsi presto al fine di perdere peso, atteso
che le due condizioni, oltre a rappresentare un problema di tutt’altro poco
conto, peggiorano o aprono la strada all’apnea, soprattutto d’estate. Altro
correttivo ai propri stili di vita è rappresentato dall’allontanamento del
fumo, un fattore importante che aggrava la sintomatologia ed in ultimo, si
dovrebbero evitare i cibi grassi e quelli che richiedono lunghi processi
digestivi, soprattutto di sera prima di andare a letto.
Resta però il fatto che in
attesa di eliminare le cause o quando il disturbo persiste nonostante si sia
fatto tutto per evitarlo, alla persona affetta dal problema andrebbe prescritta
una visita specialistica ed un esame chiamato Polisonnografia. Tale accertamento
diagnostico si basa sulla registrazione del respiro e del battito cardiaco
durante il sonno notturno. Tale indagine è utile anche per individuare
eventuali anomalie delle funzioni vitali durante il sonno aggravate da
possibili patologie sovrapposte o possibili complicanze per malattie già in
atto. Quando si è certi che l’apnea di sia fatta strada nel paziente il ricorso
ad un apparecchietto da usarsi durante il sonno diviene quanto mai necessario.
Si tratta di una mascherina collegata a speciali tubicini che insufflano aria
attraverso le narici del paziente mentre dorme e non solo risolvono l’apnea, ma
limitano, fino ad escluderlo, il fastidioso russamento della persona.
Come si vede la soluzione
al problema è tutt’altro che difficile, anzi, è abbastanza a portata di mano,
purchè il paziente sappia che prima di ricorrere a qualsiasi presidio medico,
dovrà evitare quei fattori di rischio già esaminati prima.
Il
test per la prima diagnosi fai da te dell’apnea notturna respiratoria
E’ del tutto ovvio che il
medico dovrà essere informato dal paziente riguardo il disturbo lamentato, ma
esiste un test facile che ognuno di noi può compiere per capire se è affetto o
meno dal problema. Tale test oltretutto, verrebbe proposto al paziente in sede di visita specialistica.
Vediamo
di che si tratta
Munitevi di carta e penna
e assegnatevi un punteggio da 0 a 3
ad ogni risposta ottenuta
a) Se guidi l’auto e stai fermo nel
traffico sei sopraffatto dalla sonnolenza?
b) Se viaggi in auto da passeggero,
quante possibilità hai di non addormentarti?
c) Se ti trovi a teatro o al cinema,
anche di fronte ad uno spettacolo avvincente, riesco a non dormire al buio
della sala?
d) Se guardi la televisione, rischi di
dormire davanti lo mschermo?
e) Se parli e staio seduto, vieni colto
da sonnolenza?
f) Se parli e stai sdraiato riesci a non
essere afllitto dalla sonnolenza?
g) Se stai seduto e pranzi, senza aver
bevuto alcolici, rischi di essere sopraffatto dalla sonnolenza?
h) Se stai seduto eleggi, rischi di addormentarti?
Risultati
Se i punti ottenuti vanno
da 10 a12, soffrite già di sonnolenza
notturna, forse siete già vittime dell’apnea respiratoria notturna sia pure in
forma lieve.
Se i punti ottenuti vanno
da 12 a 14, la possibilità di essere affetti dall’apnea respiratoria è
abbastanza alta.
Se i punti sono superiori
a 14, la situazione può essere anche molto impegnativa, perché oltre all’apnea
notturna respiratoria potrebbero essersi istaurate eventuali altre patologie a
carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio. Il miglior consiglio in
questo caso è quello di rivolgersi al medico.
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