Potrebbe risiedere nella
popolazione batterica che popola il nostro organismo, il cosiddetto microbioma,
l’atteggiamento del nostro organismo di fronte ad alcune malattie, comprese
alcune allergie cui ricorrentemente si va incontro. Ma c’è ancora di più, come
dimostra una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy
of Scences, da Sven Pettersson del Karolinska Institutet di Stoccolma.
Secondo tale recente studio, la popolazione
batterica potrebbe persino influire il nostro comportamento. Infatti gli
scienziati avrebbero osservato come gli agenti patogeni influiscono sul
rilascio della serotonina, un potente neurotrasmettitore responsabile in parte
anche del nostro umore. A livello sperimentale si è infatti osservato che
diversi topolini da laboratorio, alcuni privati di alcuni germi altri invece in
presenza di quest’ultimi, avevano comportamenti ben diversi. I topi, privi di
tali agenti, si sono rivelati meno soggetti ad ansia e sicuramente più attivi
rispetto agli altri loro simili, inoltre, gli animali cercavano luoghi più
irraggiati dalla luce rispetto agli altri topolini. Ma non è finita qui, i
topi a cui sono stati sottratti i germi metabolizzavano prima i
neurotrasmettitori, noradrenalina e dopamina che di norma in alta
concentrazione creano stati d’animo di tipo ansioso. Ne deriva che, secondo la
ricerca, una popolazione di germi che, pur in assenza di malattie capaci di
arrecare, alberga nel nostro organismo, potrebbe avere come effetto in noi la
risposta alle ansie, l’aumentare degli stati di stress e, in qualche caso,
correllarsi anche a episodi di depressione.
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