venerdì 19 ottobre 2012

Obesità: esercizio fisico anche in caso di grave condizione


C’è un’epidemia subdola e silenziosa che per diffusione non ha eguali rispetto alle più note pandemie, persino l’influenza stagionale nel confronto è poca cosa, anche perché, l’obesità ed il sovrappeso, di questo si parla, sono non solo in costante aumento nei Paesi sviluppati, ma presenti nel mondo da un numero di anni impressionanti, visto che la diffusione di queste condizioni patologiche è inarrestabile da almeno un trentennio.

Quando parliamo di obesità e sovrappeso, oltretutto, stigmatizziamo la gravità della situazione in quanto tali condizioni aprono, eccome, la strada a vere e proprie patologie, dall’infarto, all’ictus, al diabete, all’ipertensione arteriosa con tutto ciò che ne consegue. Diversi i motivi che insieme favoriscono l’obesità, a cominciare dalla troppa abbondanza di cibo cui godiamo, per continuare con la dieta sempre più disordinata e culminare con la sedentarietà. Tutte condizioni queste che non possono non spianare la strada all’obesità.

Poiché, come sappiamo, non esiste un unico rimedio contro l’obesità, ma ogni caso va affrontato con professionalità e con metodi particolari applicati ad ogni paziente obeso, è semmai utile ricordare non solo i correttivi per prevenire l’obesità che non possono essere avulsi anche dalla correzione degli stili di vita individuali ma, sopratutto quando l’obesità è grave, il ricorso a farmaci, a strettissimo controllo del medico, meglio
se specialista e fin’anche la chirurgia possono divenire risorse irrinunciabili. Resta tuttavia un quesito che si sono posti i ricercatori. Ovvero, in caso di obesità grave, c’è ancora spazio per indicare a questi pazienti una dieta individuale e l’esercizio fisico, oppure, quando la situazione diviene grave, solo e soltanto la chirurgia ed i farmaci possono agire per risolvere la questione?

Secondo un gruppo di ricercatori statunitensi che ha pubblicato un articolo sulla rivista JAMA, una strategia basata su dieta e movimento è efficace anche se l’obesità è grave. A tale risultato si sarebbe addivenuti mediante uno studio effettuato su 130 grandi obesi (indice di massa corporea superiore a 35). I pazienti coinvolti hanno ricevuto indicazioni alimentari e una dieta personalizzata che prevedeva un apporto energetico derivato per il 30 per cento da grassi, per il 55 per cento da carboidrati e per il 25 per cento da proteine e sono poi stati suddivisi in due gruppi: il primo ha seguito un programma di dieta ed esercizio fisico, mentre il secondo ha corretto solo il proprio regime alimentare.

Passati sei mesi, infatti, coloro che avevano svolto anche attività fisica hanno assistito ad una riduzione dell’indice di massa corporea e del grasso viscerale. Dunque, il mix, dieta ed esercizio fisico ha diminuito il peso, la circonferenza vita e la steatosi epaticaTuttavia, i medici sono chiari sull’argomento. Nei casi di obesità grave, in particolar modo, nessuna iniziativa personale è concessa al paziente in assenza del parere medico. Soprattutto in questi casi, infatti, il rischio di andare incontro con un esercizio fisico sbagliato, ad un gravissimo evento persino letale, può essere molto meno raro di quanto si possa ritenere!



Fonte: Goodpaster BH, Delany JP et al. Effects of
diet and physical activity interventions on weight
loss and cardiometabolic risk factors in severely
obese adults: a randomized trial. JAMA 2010;
304(16): 1795-802.

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