Se è vero che la
depressione post partum è soltanto annessa a squilibri ormonali che determinano nella donna che ne soffre
disturbi di natura organica, oltre che mentale, come possiamo spiegare la
stessa patologia anche in quelle mamme di figli adottivi?
Una domanda
lecita e alla quale occorre dare una risposta perchè, se è sicuramente
accertato che la depressione sia in primis un disturbo organico quasi sempre
connesso con l’equilibrio di due importanti neurotrasmettitori quali sono la
serotonina e la noradrenalina e sui quali la tempesta ormonale scatenatasi in
gravidanza, cui si aggiunge analoga situazione avvenuta durante il parto,
determina il fenomeno patologico vero e proprio, sarebbe inspiegabile capire
l'eziologia della malattia anche nelle mamme non biologiche che a tali
situazioni non sono ugualmente esposte.
Proprio il
duplice trattamento della donna affetta dal problema e che consiste nel ruolo
rivestito dalla farmacologia e dalla psicoterapia, ci avvalora il lavoro
scientifico americano compiuto da un gruppo di scienziati sul ruolo degli ormoni che entrano in
gioco durante la gravidanza si aggiungerebbe la funzione giocata anche dal
risvolto psicologico che un evento come il parto e della stessa gravidanza
avrebbero nella salute psicofisica della
donna”. Del
resto le cronache in quest'ultimo periodo ci ricordano di come il fenomeno sia
diffuso ed il dato acquisito ci palesa di come sia nutrita la schiera di donne
affette da depressione post partum, 75 mila donne all'anno ma che non considera
il numero di quelle donne biologiche che soffrono dello stesso problema. Ne
deriva che diverso dovrà essere l'approccio terapeutico a seconda della
patologia presentata dalla paziente, così come diverso dovrà essere
l'atteggiamento del curante di fronte ad una patologia che non presenti
un'eziologia organica, ma il dato è utile per farci ben comprendere come spesso
alla base di una depressione post partum si celi una malattia mentale che la
maternità ed il relativo parto può qualche volta slatentizzare e rendere
visibile, anche in quelle mamme non biologiche che presentino lo stesso
problema delle madri naturali.
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