martedì 12 marzo 2013

Antibiotici: o impariamo ad usarli bene o rischieremo sulla nostra pelle

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione (dell’eurodeputata Anna Rosbach, danese e conservatrice) che chiede un’azione europea urgente per fronteggiare i batteri resistenti agli antimicrobici, sviluppando nuovi agenti chimici, utilizzando meglio quelli esistenti nella medicina umana e veterinaria, nell’agricoltura e nell’acquacoltura.

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I batteri resistenti agli antibiotici causano 25.000 decessi l’anno in Europa (Paesi Ue,  Islanda e Norvegia) oltre che più di 2,5 milioni di giorni di ospedalizzazione supplementari. L’elenco delle infezioni multiresistenti è lungo e include le infezioni del tratto urinario, la polmonite e la tubercolosi. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si registrano almeno 440mila casi di tubercolosi multifarmacoresistente in tutto il mondo, con oltre 150mila decessi ogni anno.


Cos’è la resistenza antimicrobica? Si tratta della capacità di un microrganismo di sopravvivere e proliferare in presenza di un antimicrobico a un dosaggio generalmente sufficiente a inibire o a uccidere microrganismi della medesima specie. Di conseguenza, i microrganismi possono sviluppare una marcata resistenza nei confronti di determinati agenti antimicrobici verso cui, di norma, sono sensibili. L’evoluzione e l’adattamento dei microrganismi patogeni hanno causato, dopo ottant’anni di impiego diffuso, la perdita… l’articolo continua sotto
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