Una infezione dentaria tutt’altro che trascurabile non
solo per l’effetto che determina sui denti e sulla loro caduta ma anche per i
danni che è capace di arrecare ad organi e apparati diversi dell’organismo. Ci
riferiamo alla parodontite. Quando si parla di parodontite ci si riferisce ad
un’infezione causata da batteri appartenenti a ceppi diversi che hanno
colonizzato il cavo orale danneggiando nello specifico il tessuto di supporto
del dente che finisce col cadere. E’ una malattia abbastanza diffusa nel nostro
Paese, se si pensa che almeno 65 adulti su 100 ne soffrono, mentre nei giovani
la percentuale scende al 10%. Spesso, nonostante l’uso degli antibiotici, non
si riesce a far fronte ai danni che i microrganismi determinano sul dente che
finisce, nonostante le cure, per staccarsi dal suo naturale ancoraggio. Prima
di giungere al “dondolamento” del dente, chi vi soffre avverte una sensazione
sgradevole di freddo alle gengive, soprattutto quando inizia a mangiare,
seguita da sanguinamento, retrazione del tessuto gengivale con esposizione
della parte di norma nascosta del dente, alito cattivo, fino alla vera e
propria mobilità del dente che tende a cedere.
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Ma quando si parla di parodontite, rispetto al passato
si considera la malattia anche sotto un altro aspetto che un tempo non veniva
neanche preso in considerazione, ovvero, i danni che le colonie batteriche una
volta insediatesi nel cavo orale riescono a produrre altrove, in organi e
apparati differenti. Tali famiglie batteriche infatti sono capaci di migrare
mediante il circolo sanguigno nell’apparato cardiovascolare determinando
malattie come le endocarditi danneggiando il cuore rendendolo più esposto
ad infarti e relativi ictus. Ma un ruolo tali batteri potrebbero averlo anche
di fronte a patologie metaboliche del calibro del diabete, così come, laddove
la colonizzazione abbia raggiunto i reni si può assistere a nefriti, infezioni
a carico dell’organo e relativa distruzione con conseguente insufficienza
renale, fino a produrre in casi estremi, una tale distruzione del rene da
richiedere il ricorso alla dialisi. Utile sottolineare come tali infezioni
dentarie rappresentino un rischio per la gravida e il bambino che porta in
grembo.
Un’altra cosa che oggi si è appreso, quando parliamo
di parodontite, è che la malattia è tanto più aggressiva e temibile, quanto più
alta è la predisposizione ad ammalarsi, così come, recenti studi avrebbero
dimostrato come persone fortemente esposti al rischio di andare incontro ad
osteoporosi si espongano al contempo alla stessa parodontite in forma quattro volte maggiore
rispetto a chi non ha tale predisposizione. «É necessaria una campagna di
sensibilizzazione basata sui test genetici e controlli eseguiti con regolarità,
e della cura di questa malattia», ha dichiarato Francesco Martelli, medico
chirurgo odontoiatra fondatore dell'istituto Microdentistry.
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