Cosa sarà mai un integratore alimentare, un prodotto
per lo più naturale che forse poco bene ci farà, ma per lo meno, non ci farà
male e quel pur “poco bene che ci farà” giustifica i nostri soldi per acquistarlo. Cosa
sarà mai un integratore alimentare, un prodotto ricavato da qualche erba o
chissà che altro, tanto innocuo da poterlo acquistare su Internet, considerato
che non di un farmaco parliamo. Ebbene, tanto innocuo può essere un integratore
alimentare, ma venduto nel posto sbagliato che qualcuno ha smesso di vivere per
aver fatto questo ragionamento.
E’ accaduto a coloro i quali hanno acquistato su
Internet un integratore alimentare, innocuo! Ma con un difetto, anzi due. Il
primo, conteneva dmma, ovvero, dimetilamilamina, una sostanza che stimola il
metabolismo facendoci perdere peso, un vero toccasana dunque per tutti coloro
che sono in sovrappeso o che fanno sport. Un vero toccasana, non c’è che dire,
al punto che qualcuno ci ha letteralmente “lasciato la pelle”, visto che
nessuno gi aveva detto che tale sostanza assunta insieme ad un semplice caffè
può stroncare la vita a causa di un infarto cardiaco devastante. Ma c’è dell’altro,
il secondo difetto di questo e di tutti gli altri integratori, per non parlare
dei farmaci, venduti su Internet. Sono infatti spesso sostanze che non
rispettano nei fatti ciò che viene sbandierato, ovvero, non sempre i principi
attivi sono gli stessi di quelli che riportano nelle confezioni, non siamo
certi della loro origine, della loro conservazione e, anche laddove detenessero
le proprietà pubblicizzate non siamo certi che la quantità degli ingredienti siano
rispettate e, in ultimo, nessun controllo è fatto per indicarne l’uso.
Risultato, tali integratori con tale principio
attivo, appunto la dmma, veniva venduto in America fino al 2009, in Italia è vietata,
ma si sa su Internet gira tutto e questo integratore è facilmente acquistabile
in rete in tutta Europa. Fino all’11 aprile, l’Fda ha ricevuto 86
segnalazioni di malattie e morti associate a integratori contenenti dmaa. L’Fda
ha scritto a 11 aziende Usa che la usano, precisando che i prodotti con dmaa
sono illegali. Tutte tranne una hanno deciso di non venderli più.
Contemporaneamente l’Fda esorta i consumatori a non comprare questi prodotti, e
controllarne le etichette: la dmaa si può trovare infatti sotto altri 10
possibili nomi, come metilexanamina, estratto di radice di geranio, olio di
geranio.
Fonte: Help Consumatori
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