Sapete
ultimamente quale è l'indicatore più attendibile per scoprire se un
farmaco o un vaccino funziona davvero? Non più i complicati studi
clinici divulgati dalle riviste specializzate e non, bensi Google!
Che
c'azzecca il più grande motore di ricerca al mondo con le malattie?
C'azzecca eccome. Per stabilire infatti se un presidio medico sta
facendo il suo dovere e dunque risulta efficace basta monitorare le
cliccate relative alle ricerche fatte su Google per quella malattia,
meno ce ne sono meglio sta operando il farmaco, significa che la
gente non cerca più la malattia e i suoi effetti sull'importante
motore di ricerca, come è avvenuto con la varicella. Una volta che i
piani vaccinali previsti hanno fatto effetto, la gente è andata a
cercare con minor intensità su Google gli effetti della malattia,
ciò sopratutto dopo le polemiche assurde e pretestuose fatte sui
vaccini, unici presidi validi per contrastare questa e altre
malattie.
Sono le conclusioni del primo studio condotto per misurare, attraverso i flussi sul motore di ricerca, l'efficacia dei piani vaccinali contro il virus. A portarlo avanti e pubblicarlo su 'Pnas' Kevin Bakker e i suoi colleghi della University of Michigan, esaminando le ricerche condotte fra il 2004 e il 2015. "L'effetto è più evidente in Germania - spiega Bakker - dove c'è stata una riduzione delle ricerche ogni volta che il governo ha esteso le misure di immunizzazione. D'altro canto, però, i programmi regionali in varie parti della Spagna e dell'Italia non hanno fatto ridurre le ricerche, evidenziando l'importanza - dice l'esperto - di programmi a copertura nazionale".
Fonte: Pharmakronos
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