Chi
pensava che l'obesitàavesse solo riflessi negativi a carico dell'apparato cardiovascolare,
ad esempio con l'insorgenza di ictus oinfarti o se fosse una causa importante per l'istradarsi del diabete
o di altre malattie metaboliche, farà bene ad aggiungere un altro
tassello di conoscenza a proposito dei rischi cui si va incontro
rimanendo obesi: le malattie renali.
A
dircelo la rivista
Annals of Internal Medicine che ha pubblicato uno studio condotto in
Corea su 62 mila persone. Secondo tale studio il rischio di incorrere
in gravi malattie renali si eleva nelle persone obese che abbiano
superato i 40 anni d'età di una percentuale importante, dal 3,5 al
19 per mille. Lo
studio, che è durato sei anni ed ha coinvolto una popolazione di
volontari così ampia suddivisa in un numero pari al 59% in
condizioni di peso ottimale, 21% in sovrappeso, 13% obeso e 7%
sottopeso ha dimostrato che il fattore obesità è una porta aperta
verso le malattie renali, almeno
in queste percentuali.
“Questi dati contraddicono qualche precedente ricerca che dimostrava che gli individui obesi considerati ‘metabolicamente sani’ non sarebbero esposti ad un maggior rischio di incorrere in problemi renali, malattie cardiovascolari o altre patologie legate all’eccesso di peso - ha sottolineato il ricercatore che ha coordinato lo studio,Yoosoo Changdel Kangbuk Samsung Hospital Total Healthcare Center di Seoul -. È importante, dunque, che le persone mantengano uno stile di vita corretto e un peso adeguato per prevenire complicazioni conseguenti all’obesità”, ha concluso Chang.
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