È la storia di una lotta senza fine, senza mai considerare l’enorme fortuna che abbiamo, anche solo per poter discutere di questi argomenti, quella contro gli alimenti, tipica delle società ricche che, non dovendo pensare a "riempirsi la pancia", possono permettersi di inseguire mode alimentari. È quello che è successo al latte.
E qual è il modo migliore per trasformare un alimento in un veleno "sordido", che insidia l'integrità del nostro cuore? Semplice: ripetere costantemente che bere latte è dannoso. Aggiungiamo l'onnipresente colesterolo e le placche aterosclerotiche che ne deriverebbero, ed ecco la ricetta perfetta per vivere nel terrore. Tutto ciò solo perché il latte contiene grassi, in particolare quelli saturi.
La Scienza Abbassa la Testa e... Rompe le Barriere Ideologiche
Invece, un nuovo, gigantesco studio scientifico ribalta alcune di queste convinzioni, offrendo una prospettiva genetica unica. Questo studio, che ha analizzato i dati di quasi 2 milioni di persone, non si è affidato alle solite osservazioni (che possono essere influenzate da molti altri fattori), ma ha usato una tecnica genetica avanzata: la randomizzazione mendeliana.
In poche parole, cosa hanno scoperto i ricercatori? Hanno individuato una variante genetica, chiamata allele 'T' del gene LCT, che è legata alla persistenza della capacità di digerire il lattosio. Chi la possiede tende a bere più latte per tutta la vita, visto che questa variante è permanente. Indagando su questa popolazione, i ricercatori hanno potuto stabilire un vero e proprio rapporto di causa-effetto tra il consumo di latte e la salute.
I Risultati: Sorprendenti e Contraddittori
I risultati hanno mostrato due facce della stessa medaglia:
Il rovescio della medaglia: BMI più alto. Il consumo di latte, determinato geneticamente, è stato associato a un Indice di Massa Corporea (BMI) più elevato. Questo dato è in linea con studi precedenti, soprattutto su bambini e adolescenti, e suggerisce che un maggiore consumo di latte può contribuire all'aumento di peso.
La faccia della medaglia: Colesterolo più basso. L'aspetto più sorprendente è che lo stesso consumo di latte è risultato collegato a livelli significativamente più bassi di colesterolo totale e "cattivo" (LDL-C). Non solo, l'analisi ha anche indicato un minor rischio di sviluppare malattie coronariche. Questo dato va contro la teoria secondo cui i grassi saturi del latte intero aumenterebbero il colesterolo.
Conclusioni per la Tua Salute: Un Alimento da Riabilitare?
I ricercatori, basandosi sulle loro evidenze genetiche, concludono che non c'è motivo di limitare l'assunzione di latte per il rischio cardiovascolare. Anzi, suggeriscono un potenziale effetto protettivo grazie alla riduzione dei livelli di colesterolo.
Questo studio è un passo fondamentale per comprendere il ruolo del latte nella nostra dieta. Tuttavia, è importante ricordare che è solo un pezzo del puzzle. Sebbene il metodo sia molto robusto, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e, soprattutto, per capire se gli effetti cambiano a seconda del tipo di latte (ad esempio, scremato contro intero), ma abbiamo visto la distinzione di un altro importante studio scientifico in tal senso.
In sintesi, il latte potrebbe avere un duplice effetto: da un lato, un potenziale impatto sul BMI, dall'altro, un ruolo benefico per i livelli di colesterolo e, di conseguenza, un'azione protettiva a livello cardiovascolare.

Commenti
Posta un commento
Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento