Dopo il titolo allarmistico sull’integratore NR, è tempo di distinguere tra scienza e spettacolo.
🔥 Il caso NR e il titolo acchiappa-click
Ieri Fanpage ha lanciato un titolo che ha fatto il giro del web, “sparato” come un proiettile vagante — come spesso accade — in prima pagina. Il titolo è da brividi, impossibile non cliccarci: “Un comune integratore alimentare può aumentare il rischio di cancro e metastasi”. Così titola Fanpage, e così si scatena il panico. Oggi, a mente più lucida, proviamo a leggere tra le righe e capire cosa c’è davvero dietro. Perché la salute non si racconta con il panico, ma con il metodo.
Un modo, a mio avviso, becero di fare divulgazione scientifica.
Il riferimento è a uno studio condotto su modelli animali di tumore mammario triplo negativo (TNBC), in cui l’integrazione con nicotinamide riboside (NR) — una forma di vitamina B3 — ha mostrato un aumento della prevalenza tumorale e delle metastasi cerebrali.
Ma il problema non è lo studio. Il problema è come viene raccontato.
🐭 Topi immunocompromessi e generalizzazioni pericolose
Lo studio è stato condotto su topi immunocompromessi, ovvero animali privi di difese immunitarie, usati proprio per testare scenari estremi. Parliamo di modelli talmente fragili che basterebbe un granello di polvere per farli ammalare e morire.
Sono strumenti utili (?) per la ricerca, ma non rappresentano l’essere umano sano o medio. Generalizzare da un modello animale così specifico a una conclusione universale è scientificamente scorretto. Eppure, è proprio quello che fa certa stampa: trasforma un dato tecnico in un allarme pubblico.
📰 Fanpage e il giornalismo acchiappa-click
Non ce ne vogliano i tantissimi lettori di Fanpage — da questo punto di vista c’è da invidiarlo — quindi non sto facendo un processo alla testata. Ma non posso ignorare il fatto che Fanpage, come tanti altri media mainstream, è a pieno titolo un megafono del sistema e quindi riporta ciò che il sistema determina.
Il risultato? Lo abbiamo visto chiaramente ai tempi della pandemia di Covid-19: non serve informare, semmai generare click instillando paura, allarme, indignazione, polarizzazione. Tutto a vantaggio di una narrazione tutt’altro che neutrale, che diventa addirittura tossica quando scredita la ricerca seria e confonde il pubblico.
Insomma, un ottimo terreno di coltura per il prossimo protocollo terapeutico, il prossimo farmaco, la prossima campagna — sia essa vaccinale o qualsiasi altra disponibile.
💊 NR: cos’è e perché viene usato
Ma al di là di tutto, vediamo nel dettaglio questa sostanza finita sotto la lente di Fanpage: Nicotinamide Riboside (NR) è un precursore del NAD⁺, una molecola fondamentale per il metabolismo cellulare. È studiato per i suoi potenziali benefici in:
Invecchiamento cellulare
Funzione mitocondriale
Neuroprotezione
Recupero da stress ossidativo
È disponibile come integratore e viene spesso promosso come “anti-aging”. Ma come ogni molecola attiva, va usata con criterio, in base al contesto, alla persona, alla condizione.
⚠️ Il vero messaggio dello studio
Lo studio non dice che NR “causa il cancro”. Dice che, in un modello specifico di tumore aggressivo, l’aumento di NAD⁺ può favorire la proliferazione tumorale. Questo è coerente con altri studi che mostrano come le cellule tumorali possano sfruttare NAD⁺ per crescere.
La conclusione degli autori è chiara: l’uso di NR va personalizzato, soprattutto nei pazienti oncologici o con predisposizione tumorale. Non è una condanna. È un invito alla prudenza.
🧘♂️ Il problema: l’autonomia fa paura
La verità è che la salute consapevole dà fastidio. La sola idea che noi, uomini e donne di questa epoca, non siamo corpi da monitorare in attesa di una diagnosi, ma esseri capaci di prevenzione e, anche di beneficiare di cura autonoma, è una minaccia per un sistema che vede nel corpo sano una miniera da sfruttare.
Non per mantenerlo tale, ma per scovargli la malattia, medicalizzarlo, incasellarlo, monetizzarlo.
Un cittadino informato, che si prende cura di sé, che conosce il proprio corpo, che sceglie con criterio — è meno controllabile. E meno redditizio.
🧠 Garattini e il mantra dei “5 miliardi buttati”
In questo contesto, non stupisce che voci istituzionali come Silvio Garattini continuino a ripetere che “gli italiani buttano 5 miliardi in integratori ogni anno”. Una frase riproposta ciclicamente, come un mantra, per screditare tutto ciò che non passa dal canale farmaceutico ufficiale.
Ma è una semplificazione fuorviante. Perché:
Non tutti gli integratori sono inutili
Non tutti gli utenti sono sprovveduti
Non tutti i medici li sconsigliano
Il paradosso è evidente: si demonizzano gli integratori, ma si promuove la medicalizzazione precoce, anche in assenza di sintomi. Si scoraggia la prevenzione autonoma, si confonde il termine “prevenzione” con “diagnostica preventiva”, per incoraggiare la dipendenza dal sistema.
🌿 Il valore della medicina integrata
La medicina funzionale, la fitoterapia, la nutraceutica — non sono alternative alla medicina convenzionale. Sono complementi intelligenti, che possono migliorare la qualità della vita, ridurre il rischio, sostenere il corpo.
Ma per farlo, serve:
Conoscenza
Personalizzazione
Monitoraggio
Consapevolezza
Non serve il fai-da-te. Serve una cultura della salute che metta al centro la persona, non il protocollo.
📣 Il ruolo della divulgazione
La divulgazione scientifica ha una responsabilità enorme. Deve tradurre il linguaggio tecnico in parole comprensibili, senza perdere la complessità. Deve informare, non spaventare. Deve costruire fiducia, non confusione.
Quando un giornale come Fanpage sceglie di titolare in modo allarmistico, tradisce questa responsabilità. E contribuisce a un clima di sfiducia, polarizzazione e superficialità.
🔚 Conclusione: tra scienza e spettacolo
Quindi, concludendo: Io non sono spaventato dalla nicotinamide riboside, che sta lì dove la natura l’ha messa. Io sono terrorizzato da un modo superficiale di semplificare le cose, che trasforma una ricerca complessa in un titolo acchiappa-click, capace di instillare paura e screditare la scienza confondendo il lettore.
Se vogliamo parlare di salute, dobbiamo tornare alla complessità, alla personalizzazione, alla responsabilità. Dobbiamo distinguere tra molecole e contesti, tra studi e titoli, tra scienza e spettacolo.
E soprattutto, dobbiamo imparare a leggere tra le righe. Perché la verità, spesso, non sta nel titolo. Sta nel metodo.
V I S I T E:
📚 Fonti
Fanpage.it, “Un comune integratore alimentare può aumentare il rischio di cancro e metastasi, secondo uno studio”, pubblicato il 27 ottobre 2025

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