Menopausa: Tra Nuova Consapevolezza e La Sfida Delle Terapie Non Farmacologiche

Aggiornato: 6 ottobre 2025

La menopausa è sempre stata un crocevia di percezioni: da tabù sociale a vera e propria "malattia" da medicalizzare a tutti i costi. Oggi, le donne vivono questa fase con una consapevolezza molto diversa rispetto al passato. Ma questa serenità è reale o nasconde ancora la difficoltà di gestire i sintomi che la scienza definisce come un'accelerazione di processi che noi chiamiamo inestetismo complesso dell'infiammazione?

L'Indagine Storica: La Menopausa Non È Una Malattia (2012)

È fondamentale partire dalla base di quello che è cambiato nella percezione. Già nel 2012, un’indagine pionieristica commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e illustrata al convegno tenutosi con l’Istituto Mario Negri, aveva messo in luce un cambiamento epocale:

Le donne italiane cominciano a considerare la menopausa sempre meno una malattia rispetto a quanto facessero in passato e sempre più un fatto fisiologico del tutto normale. Lo dimostra il fatto che una donna su dieci considera il climaterio una normale fase della vita, poi ci sono addirittura le ottimiste che considerano questa fase della vita una buona esperienza. La pensano così tre donne su dieci.

Il dato più incoraggiante era la crescita dell’informazione, che ha razionalizzato il ricorso al farmaco solo quando necessario. Lo studio rilevava che l'informazione ottenuta dai professionisti sanitari era cresciuta (78% rispetto al 69%), in linea con la riduzione del consumo di farmaci ormonali in menopausa registrata anche dall’Osservatorio OsMed.

Il dato chiave del 2012: Tra le donne in menopausa/post-menopausa, poco meno di due su 10 avevano fatto ricorso alla terapia ormonale nell’arco della vita.

Il Contesto Di Oggi: La Paura Della TOS Rimane, L’Aiuto Scarseggia

A distanza di oltre un decennio, quella tendenza alla razionalizzazione dell'uso della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) si è consolidata, ma non sempre per scelta consapevole.

I Dati Più Recenti: Le indagini di Fondazione Onda (2022) e altri rapporti recenti confermano che la percentuale di donne italiane che ricorre alla TOS rimane estremamente bassa (tra il 5% e il 6%), un dato che si è mantenuto stabile negli ultimi 30 anni. Questo calo è iniziato dopo i risultati di studi come il Women's Health Initiative del 2002, che evidenziarono un aumento del rischio di tumori e malattie cardiovascolari con l’uso di vecchi regimi ormonali.

Tuttavia, il problema non è più la percezione (che rimane positiva: molte donne vedono la menopausa come l’inizio di una nuova fase) ma la gestione dei sintomi.

I disturbi fisici e psicologici che accompagnano l’età non più fertile – vampate, sudorazioni, irritabilità, aumento di peso e disturbi articolari – continuano a minare la qualità della vita di molte donne. Oggi, la sfida è che, pur non volendosi "ingozzare di farmaci", troppe donne restano senza aiuto e con informazioni insufficienti sulle terapie alternative.

La Menopausa Come Inestetismo Complesso (E La Tua Infiammazione)

La menopausa non è solo un deficit ormonale. È un periodo in cui il calo degli estrogeni accelera la neuroinfiammazione, favorendo depressione e declino cognitivo, e aumenta il rischio di patologie cardiovascolari e osteoporosi.

Se la tua Infiammazione potesse parlarti, ti direbbe che la menopausa è la sua stagione preferita. Il calo ormonale agisce come una miccia che accende e alimenta quel tuo inestetismo complesso cronico. Le vampate, ad esempio, non sono solo fastidi: ogni episodio raddoppia i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, mantenendo il corpo in un circolo vizioso di stress e infiammazione.

La chiave del successo, per te come per le donne in menopausa, non è la soluzione unica, ma la costanza nell'applicare strategie che contrastino questa infiammazione sistemica.

La Risposta Responsabile: Alternative Non Farmacologiche (Come Approfondimento Separato)

Poiché l'uso della TOS è così basso in Italia, l'approccio responsabile si sposta sulla gestione integrata dei sintomi attraverso percorsi non farmacologici, come avevamo discusso in precedenza.

Queste strategie, se applicate con pazienza e costanza, possono offrire un supporto significativo:

  1. Esercizio Fisico Mirato: Cruciale non solo per contrastare l'aumento di peso e la sarcopenia, ma anche per mitigare lo stress e l'infiammazione.

  2. Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) e Mindfulness: Strumenti efficaci per gestire l'irritabilità, i disturbi del sonno e gli stati d'ansia associati alla menopausa.

  3. Fitoterapia: La natura offre alternative per i sintomi vasomotori (come la Cimicifuga o il Trifoglio Rosso), ma come ribadiamo sempre, non sono acqua fresca. Devono essere scelte con rigore e tenendo conto delle interazioni (proprio come abbiamo visto con la Melissa e la tiroide).

Conclusione:

La menopausa è un momento di passaggio fisiologico, non una malattia. Ma i suoi sintomi sono reali e possono essere debilitanti. La consapevolezza raggiunta in Italia è un ottimo punto di partenza, ma non basta.

Per garantire una qualità della vita ottimale nei trent'anni che la donna vive in post-menopausa, è necessario un approccio strutturato e personalizzato. La scelta tra TOS, fitoterapia o TCC deve essere guidata da un professionista sanitario che valuti il profilo di rischio individuale e riconosca la menopausa come una fase che richiede un investimento a lungo termine sulla salute del cuore, delle ossa e del cervello.

V I S I T E:

contatore internet

Commenti