Quante volte abbiamo pensato che ai
gatti non interessa più cacciare i topi come facevano un tempo. Molte volte ci
è stato detto che la causa di ciò è dovuta al fatto che i nostri mici o anche
quelli randagi “hanno la pancia piena” e, dunque, poco o nessun interesse ad impegnarsi nella faticosa
caccia. Ma le cose non stanno sempre così. Secondo i ricercatori, Partick
House, Ajai Vyas e Robert Sapolosky, la causa della mancata caccia al topo da
parte del gatto potrebbe ascriversi anche ad altro, ovvero, ad un
microrganismo, il Toxoplasma condii che infetta i topi, ma si riproduce nel
gatto. Il risultato è che paradossalmente il topo finisce per “innamorarsi” del
gatto avvicinandosi a lui e dunque quasi offrendosi in pasto al felino,
senonchè, quando la prima colonia felina ha pasteggiato coi topi finisce anche
di infettarsi a sua volta, contribuendo a stabilire una sorta di simbiosi,
gatto felino.
Questa la spiegazione scientifica
del fenomeno che trova spazio nella ricerca pubblicata su PLoS One e
condotta in collaborazione tra università della California e di Singapore,
spiega il meccanismo: anche se normalmente l'istinto del topo gli dice di
scappare al più presto quando percepisce l'odore di un felino, quando il suo
cervello è infettato dal parassita, è spinto ad avvicinarsi piuttosto che ad
allontanarsi da quell'odore, sinonimo di pericolo. Dato che il Toxoplasma
gondii può riprodursi solamente nel gatto, induce il suo ospite a modificare
l'atteggiamento istintivo di fuga manipolandone il cervello. Non altera il
senso dell'olfatto, ma piuttosto stimola quella parte del cervello deputata a
“sentire” attrazione sessuale. In particolare in presenza di urina del gatto,
il topo si sente attirato sessualmente e si avvicina. Risultato: il topo si
“innamora” del gatto. Il gatto mangia il topo infetto. Toxoplasma può
riprodursi.

Commenti
Posta un commento
Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento