lunedì 14 gennaio 2019

Possibile un legame tra depressione e malattie autoimmuni


Ma è possibile che chi è ammalato di depressione, oltre a doversi barcamenare con questa impegnativa patologia, debba anche correre il rischio di ammalarsi di malattie autoimmuni ed in particolarelupus eritematoso sistemico (LES), una delle più gravi malattie autoimmuni che oggi si conoscono? Se lo son chiesti gli studiosi, anche perché studi del passato avevano in qualche modo sollevato questa possibilità. Il risultato non è molto incoraggiante, pare infatti che esiste una correlazione fra la depressione e l’insorgere delle malattie autoimmuni.

Parlare di certezza non è corretto, ma dai dubbi pare si possa essere passati ad una possibile correlazione che fa si che le malattie a sfondo psichiatrico, caratterizzate in primis dalla depressione nelle diverse forme di esordio, aprano la strada, in qualche modo alle malattie autoimmuni, come dimostrerebbe uno studio americano durato ben venti anni.

Chiamata in causa è la depressione, il male oscuro che nelle diverse forme segna pesantemente la vita di chi ne è affetto. E se pensiamo oltretutto che nei due sessi, è quello femminile quello ad esserne

maggiormente interessato, capiamo bene il motivo per cui si è preferito considerare l’eventuale correlazione fra la depressione nelle donne e le malattie autoimmuni. Il risultato è sicuramente interessante. Parrebbe infatti che le donne affette da depressione corrano un rischio sensibilmente più alto di ammalarsi di LES, ovvero di lupusceritematoso sistemico, rispetto alle persone che non manifestano segni di depressione. Lo studio è durato ben venti anni ed ha esaminato una popolazione cospicua di donne che avevano manifestato forme depressive nei diversi stadi di gravità della malattia. Nel corso dello stesso studio scientifico, si son voluti anche valutare eventuali fattori di rischio aggiunti che potessero riflettersi negativamente sulla malattia di base, ad esempio fumo di sigaretta, indice di massa corporea, uso di contraccettivi orali, uso di ormoni in menopausa o post-menopausa, alcol, esercizio o dieta. L’aver considerato tali fattori di rischio è servito per capire se tali fattori di rischio in donne depresse avessero un ruolo attivo nell’insorgere del LES, considerato che in certi pazienti che soffrono di depressione la possibilità di ricorrere volontariamente a condotte di vita non salutari non è del tutto escluso.

Interessanti i risultati emersi, pare infatti che su una popolazione rappresentata da circa 194.500 donne che si sono sottoposte allo studio scientifico e tutte affette da depressione, 145 sono quelle che sono andate incontro nel tempo a lupus. Quando si è comparato il dato rispetto ad una popolazione femminile sana e comunque non affetta da depressione, si è riscontrato che la possibilità che queste potessero andare incontro a malattie autoimmuni e lupus in particolare era sensibilmente più bassa. Se poi si osservava l’eventuale rischio aggiunto rappresentato da possibili fattori di rischio quali indice di massa corporea, fumo di sigaretta, contraccezione orale e terapia ormonale in post menopausa si è notato come anche i fattori di rischio possano avere un ruolo, sia pure contenuto, nel modificare in peggio la possibilità di andare incontro alle malattie autoimmuni. Quindi si è giunti alla conclusione importante che è quella di considerare la depressione un elemento importante nell’esordio delle malattie autoimmuni, in particolare lupus eritematoso sistemico (LES). Sarebbe pertanto auspicabile che quei pazienti che soffrono di depressione nelle forme ancora latenti si sottoponessero anche a controlli per la ricerca di eventuali elementi utili ad identificare la presenza o la predisposizione ad andare incontro ad eventuali malattie autoimmuni.


Bibliografia e riferimenti
Roberts AL, Kubzansky LD, et al. Association of Depression With Risk of Incident Systemic Lupus Erythematosus in Women Assessed Across 2 Decades. JAMA Psychiatry 2018. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2018.2462


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