Ma
è possibile che chi è ammalato di depressione, oltre a doversi
barcamenare con questa impegnativa patologia, debba anche correre il
rischio di ammalarsi di malattie autoimmuni ed in particolarelupus
eritematoso sistemico (LES), una delle più gravi malattie autoimmuni
che oggi si conoscono? Se lo son chiesti gli studiosi, anche perché
studi del passato avevano in qualche modo sollevato questa
possibilità. Il risultato non è molto incoraggiante, pare infatti
che esiste una correlazione fra la depressione e l’insorgere delle malattie autoimmuni.
Parlare
di certezza non è corretto, ma dai dubbi pare si possa essere
passati ad una possibile correlazione che fa si che le malattie a
sfondo psichiatrico, caratterizzate in primis dalla depressione nelle
diverse forme di esordio, aprano la strada, in qualche modo alle
malattie autoimmuni, come dimostrerebbe uno studio americano durato
ben venti anni.
Chiamata
in causa è la depressione, il male oscuro che nelle diverse forme
segna pesantemente la vita di chi ne è affetto. E se pensiamo
oltretutto che nei due sessi, è quello femminile quello ad esserne
maggiormente interessato, capiamo bene il motivo per cui si è
preferito considerare l’eventuale correlazione fra la depressione
nelle donne e le malattie autoimmuni. Il risultato è sicuramente
interessante. Parrebbe infatti che le donne affette da depressione
corrano un rischio sensibilmente più alto di ammalarsi di LES, ovvero di lupusceritematoso sistemico, rispetto alle persone che non manifestano
segni di depressione. Lo studio è durato ben venti anni ed ha
esaminato una popolazione cospicua di donne che avevano manifestato
forme depressive nei diversi stadi di gravità della malattia. Nel
corso dello stesso studio scientifico, si son voluti anche valutare
eventuali fattori di rischio aggiunti che potessero riflettersi
negativamente sulla malattia di base, ad esempio fumo di sigaretta, indice di massa corporea,
uso di contraccettivi orali, uso di ormoni in menopausa o
post-menopausa, alcol, esercizio o dieta. L’aver considerato tali
fattori di rischio è servito per capire se tali fattori di rischio
in donne depresse avessero un ruolo attivo nell’insorgere del LES,
considerato che in certi pazienti che soffrono di depressione la
possibilità di ricorrere volontariamente a condotte di vita non
salutari non è del tutto escluso.
Interessanti
i risultati emersi, pare infatti che su una popolazione rappresentata
da circa 194.500 donne che si sono sottoposte allo studio scientifico
e tutte affette da depressione, 145 sono quelle che sono andate
incontro nel tempo a lupus. Quando si è comparato il dato rispetto
ad una popolazione femminile sana e comunque non affetta da
depressione, si è riscontrato che la possibilità che queste
potessero andare incontro a malattie autoimmuni e lupus in
particolare era sensibilmente più bassa. Se poi si osservava
l’eventuale rischio aggiunto rappresentato da possibili fattori di
rischio quali indice di massa corporea, fumo di sigaretta,
contraccezione orale e terapia ormonale in post menopausa si è
notato come anche i fattori di rischio possano avere un ruolo, sia
pure contenuto, nel modificare in peggio la possibilità di andare
incontro alle malattie autoimmuni. Quindi
si è giunti alla conclusione importante che è quella
di considerare la depressione un elemento importante nell’esordio
delle malattie autoimmuni, in particolare lupus eritematoso sistemico (LES). Sarebbe
pertanto auspicabile che quei pazienti che soffrono di depressione
nelle forme ancora latenti si
sottoponessero anche a
controlli per la ricerca di eventuali elementi utili ad identificare
la presenza o la predisposizione ad andare incontro ad eventuali malattie autoimmuni.
Bibliografia e riferimenti
Roberts
AL, Kubzansky LD, et al. Association of Depression With Risk of
Incident Systemic Lupus Erythematosus in Women Assessed Across 2
Decades. JAMA Psychiatry 2018. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2018.2462
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