Una notizia importante quella che
proviene dal centoduesimo congresso Annual Meeting dell’American Association
for Cancer Reasearch svoltosi ad Orlando (USA), ma che se non adeguatamente
controllata potrebbe sortire effetti persino pericolosi per la popolazione. La
notizia deriverebbe dalla constatazione da parte dei ricercatori, che l’utilizzo
dell’Aspirina assunta con una frequenza di una volta al mese ridurrebbe i casi
di tumore al pancreas.
Il pericolo è che la gente,
condizionata da tale notizia, possa assumere arbitrariamente il farmaco che
ricordiamo non è per nulla scevro da effetti collaterali, primo fra tutti la
gastrolesività. Secondo gli studiosi che hanno osservato una popolazione di 904
pazienti affetti dalla malattia nel confronto con 1.224 persone sane, avrebbero
appurato in tali soggetti di età media pari a 55 anni, che coloro che avevano
assunto aspirina, soprattutto quei pazienti che utilizzano il farmaco per la
prevenzione di malattie cardiovascolari, ottenevano un minor rischio di andare
incontro ad un’eventuale neoplasia pancratica in ragione del 26% rispetto a
coloro che non assumevano Aspirina o assumevano altri farmaci quali il
paracetamolo.
Occhio, però: lo stesso Xiang-Lin Tan, ricercatore della Mayo
Clinic di Rochester (Minnesota), avverte che i risultati di questo ampio studio
collaborativo sono preliminari, e non devono incoraggiare l'utilizzo diffuso di
aspirina per questo scopo. "Non vogliamo suggerire che tutti dovrebbero
iniziare a prendere aspirina una volta al mese per ridurre il rischio di cancro
al pancreas", spiega Tan. Anche perché "il farmaco comporta alcuni
effetti collaterali". Occorrono comunque ulteriori ricerche prima di
dimostrare un beneficio reale del medicinale contro questo tumore, conclude
Tan.
Nessun commento:
Posta un commento
Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento