Un paziente si presenta al Pronto
Soccorso in preda ad un forte dolore toracico, il sospetto è quello di un
infarto acuto, ma serpeggia anche l’idea che possa trattarsi di altro, ad
esempio, di un’angina pectoris e, dunque, si perde tempo per la diagnosi. Ma
oggi è tutto reso più un facile da un semplice test. Tale test enzimatico è fornito dal
Nice, National institute for health and clinical excellence britannico e
consiste nel dosare i livelli di copeptina, un marker della vasopressina, che
in caso di infarto si libera in grande quantità. La negatività a tale indagine
potrebbe far escludere l’eventualità di un infarto.
Con tale test, opportunamente elaborato negli ultimi tempi,
è possibile risparmiare tempo prezioso per la diagnosi di infarto del miocardio
in forma acuta, spesso salvando in questo modo la vita del paziente. La Commissione autrice
della bozza, ossia la Mtac
(Medical technologies advisory committee) sostiene che i risultati di molti
studi provano già l'efficacia del metodo ma che, comunque, occorreranno
maggiori evidenze circa l'impatto clinico del test in caso di impiego
routinario nel Servizio sanitario britannico (Nhs).
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