sabato 18 febbraio 2023

Sostanze naturali: massina attenzione se si assumono anche farmaci

 


In troppi ritengono che basti leggere su una etichetta di una confezione similfarmaceutica che trattasi di sostanza naturale e ciò basta per assumerla a cuor leggero, anche indipendentemente dal dosaggio e, possibilmente, ad insaputa del proprio medico di fiducia. C’è di più, sono in troppi a ritenere che farmaco di origine naturale, sotto forma possibilmente di integratore o erba acquistata in erboristeria o raccolta dal giardino di casa e farmaco di sintesi, i comuni farmaci di derivazione chimica, possono essere assunti tutti in contemporanea e tutti insieme appassionatamente senza particolari precauzioni. Nulla di più falso!

Poichè si stima che solo in Italia più del 20% dei pazienti utilizza un prodotto naturale sotto forma di integratore o fin’anche un farmaco naturale, oppure un prodotto erboristico, fidandosi ciecamente di chi gliel’ha venduto ed al contempo assumono farmaci di sintesi per la cura di patologie acute o croniche, occorre anche sapere che l’assunzione contemporanea di farmaci di sintesi con farmaci o integratori di origine naturale o erboristico potrebbe avere come logica conseguenza, la riduzione delle proprietà del farmaco di sintesi, che non riuscirà quindi a risolvere la patologia per il quale è impiegato ma, cosa molto più grave, potenziare l’effetto del farmaco risultando persino tossico, a volte anche gravemente tossico.

Un esempio? Immaginiamo un paziente cardiopatico o un altro paziente che debba assumere farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, ricordiamo che la stessa Aspirina detiene questi effetti. Supponiamo poi che lo stesso paziente, convinto dall’erborista, oppure dalla lettura di certi articoli on line, decida, per la propria salute ed il proprio benessere ed in tutta tranquillità di assumere delle sostanze a base di liquirizia, o di soia, o di tè verde sotto forma di integratori o erbe. Il risultato è trovarsi di fronte ad una pericolosa interazione. Il tè verde assunto a dosi simil terapeutiche con i farmaci antiaggreganti ne riduce l’effetto per via del contenuto di vitamina K che è un antiemorragico. In soggetti invece scompensati cardiologicamente l'utilizzo massivo di  liquirizia ha effetti negativi in quanto aumenta la pressione erteriosa incidendo sui livelli di potassio abbassandoli. Ricordiamo che il potassio ha un ruolo centrale, insieme al sodio, nel funzionamento della pompa cardiaca che viene regolata da entrambi i minerali facendo funzionare la cosiddetta pompa sodio-potassio. Basta variare significativamente i livelli di uno di questi elementi e ne risente il ritmo cardiaco





In soggetti sani il problema può essere quasi trascurabile, ma in soggetti cardiopatici e/o scompensati l’interferenza può essere persino fatale.

L’iperico o “Erba di San Giovanni”, senza voler sindacare sui suoi effetti terapeutici, ma stesso discorso vale per tutte le altre sostanze naturali, assunte insieme a farmaci per la cura del diabete, potrebbe avere come effetto un innalzamento del principio attivo del farmaco col rischio di pericolose ipoglicemie. Nelle donne invece che assumono farmaci anticoncezionali, il concomitante utilizzo di iperico potrebbe annullare l’effetto di questi ultimi, col rischio di una gravidanza indesiderata. Senza considerare il succo di mirtillo, utilissimo nel miglioramento della vista, molto pericoloso se assunto insieme a farmaci anticoagulanti che rischia di amplificare a tal punto da far rischiare al paziente una possibile emorragia. Occhio anche al succo di pompelmo, se preso insieme alle statine potrebbe elevarne gli effetti avversi. Ricordiamo che le statine sono farmaci che come funzione principale, visto che ne possiedono anche delle altre, detengono il mantenimento del colesterolo ai livelli normali o quasi.

Insomma, non fatevi fuorviare dal fatto che le sostanze naturali siano tutte benefiche, molti veleni si repertano proprio in natura, ma sopratutto, non seguite consigli da parte di erboristi, venditori di integratori o quant'altro e affidatevi solo al medico. Se il professionista riterrà che potrete assumere un prodotto naturale, sotto qualsiasi forma, anche indipendentemente dalle cure che fate, assumetelo con tranquillità. Se invece il medico vi sconsiglia di prenderlo indipendentemente o meno, insieme ai farmaci che state assumendo, attenetevi al suo consiglio, non farlo e facendo di testa vostra, rischiereste anche la vita nei casi estremi.

Fonte: Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di medicina naturale dell'ospedale S. Giuseppe di Empoli



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