C’è una riflessione da fare davanti ad un
dato incontrovertibile in fatto di
contraccezione. Da una parte infatti abbiamo una natalità che tende in
Italia a zero, dall’altra il ricorso alla pillola
anticoncezionale è bassissimo, addirittura nel nostro Paese il farmaco
viene assunto in maniera più ristretta rispetto a quanto si faccia nel resto
d’Europa. Ne deriva che è indubbio che gli italiani ricorrono ad altri sistemi
per pianificare le gravidanze. Ma
perché la pillola viene tanto snobbata dalle donne?
Uno dei motivi più in auge che fa dire no
alla pillola è la paura degli effetti
collaterali, cui si aggiungono pregiudizi ed eccessive diffidenze. Gli effetti collaterali più tenuti sono
rappresentati dall’ipertensione
arteriosa, ma c’è chi ritiene la ritenzione
idrica e la cellulite causata dalla pillola un fatto quasi ineluttabile,
così come non mancano coloro che ancora credono che la pillola faccia ingrassare. Eppure, complice una
scarsa e parziale informazione al riguardo, oggi più che mai il ricorso ai
nuovi farmaci potrebbe essere quanto mai gradito anche alle donne risultate più
riottose nei confronti della pillola anticoncezionale.
Lo dimostra l’utilizzo della pillola a base
di Etinil Estradiolo che, sia pure
sintetico, risulta quanto mai fisiologico ed ancor di più gradito potrebbe
essere la scelta della pillola a base di estradiolo
valerato che, per il semplice fatto che tale ormone è già prodotto dall’organismo femminile, risulta non solo
del tutto fisiologico ma poco o nulla aggressivo per il fegato. Proprio tale estrogeno naturale dovrebbe superare le
ritrosie di alcune donne nei confronti della pillola. Dunque con i nuovi farmaci
si assiste ad un minore impatto sui meccanismi che regolano la pressione
arteriosa e su quelli della coagulazione
sanguigna, stessa cosa per quanto concerne la ritenzione idrica ed il gonfiore in generale.
Da ricordare che le inedite pillole a base
di estradiolo valerato si somministrano prevedendo soltanto due giorni di
sospensione risultando utili anche contro malattie quali la endometriosi, nel contrasto della dismenorrea e nel risolvere lo “spotting”, quel disturbo rappresentato
da perdite infra ciclo mestruale.
Unica raccomandazione giunge dai medici nei
confronti delle pazienti. Se il vostro medico ritiene utile affidarsi a pillole
anticoncezionali non di ultimissima generazione, con la convinzione che il
vostro organismo risponde al meglio a quei farmaci ritenuti magari più datati,
evitate di guardare di traverso il curante. Le nuove pillole, infatti, non hanno
mandato in pensione le altre che le hanno precedute.
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