Bromelina: Un Viaggio nel Gambo d'Ananas che Non Ti Aspetti

 


Oggi andiamo a sviscerare un argomento che merita attenzione, parliamo della bromelina, una sostanza che si nasconde nel gambo dell'ananas e che è molto di più di un semplice aiuto per la digestione. In questa storia, come in un romanzo, c’è una certa suspense, contraddizioni e l’inspiegabile, quasi ostile, mancato utilizzo da parte dei medici dei decenni passati.

Forse i medici di una trentina di anni fa, non la conoscevano? Non la riconoscevano? Erano distratti? Ecco la prima sorpresa. La bromelina fu isolata chimicamente alla fine dell’Ottocento e introdotta come principio terapeutico nel 1957. Quindi, quando negli anni Ottanta veniva usata con "nonchalance", era una sostanza già nota. Questo solleva una domanda: se era così conosciuta, perché veniva vista come un'innovativa scoperta del momento e, perché non se ne voleva approfondire l'uso?

Cos'è esattamente la Bromelina? 

La cosa stupefacente della bromelina è che non è un singolo enzima, ma una miscela complessa di diversi enzimi. Oltre a zuccheri, proteine, minerali e vitamine, i suoi costituenti principali sono enzimi proteolitici (in grado di spezzare le proteine).

Il mistero dei dosaggi. Un altro punto rimasto nell’ombra per molti anni. Negli anni Ottanta si parlava di un dosaggio al limite del ridicolo, cosa che per fortuna oggi è cambiata. La concentrazione si esprime in unità proteolitiche, come le GDU (Gelatin Digesting Units). Più alto è il GDU, maggiore sarà l’attività dell’enzima. Ad esempio, un integratore da 500 mg e 2.400 GDU ha una maggiore attività proteolitica rispetto a uno con meno GDU, anche se i milligrammi sono gli stessi. Maggiore è l'attività, maggiori sono i benefici, ma anche gli eventuali (seppur rari) effetti collaterali.

I Grandi poteri della Bromelina: un compendio di studi e di ricerche 

Dalla ricerca scientifica e dall'esperienza clinica, la bromelina si è dimostrata utile per molteplici scopi.

  • Funzione Proteolitica: Rende utile la bromelina per favorire la digestione. Pensate per quanti anni si è preferita la sola chimica per risolvere dispepsie e disordini alimentari senza mai pensare alla bromelina.

  • Funzione Antinfiammatoria: Agisce con un meccanismo bidirezionale, a differenza dei FANS. Inibisce la produzione di prostaglandine pro-infiammatorie e al contempo promuove quelle antinfiammatorie, senza il danno gastrointestinale tipico di altri farmaci.

  • Funzione Antiedemigena: La bromelina facilita il drenaggio dei liquidi in eccesso, rendendosi preziosa in caso di traumi, ecchimosi, ematomi e problemi circolatori.

  • Per la Salute Cardiovascolare: Favorisce la degradazione della fibrina, riducendo la formazione di coaguli di sangue all'interno dei vasi. Inoltre, inibisce l'aggregazione delle piastrine, aiutando a mantenere il sangue più fluido.

  • Funzione Decongestionante e Mucolitica: Agisce fluidificando il muco e decongestionando le mucose, rivelandosi un valido alleato in caso di rinite, sinusite, bronchite e asma. In questo ambito, la sinergia con NAC (N-acetilcisteina) è particolarmente efficace. Pensate alla combinazione come a una squadra che combatte l'infiammazione e il muco su due fronti: la bromelina ha un'azione mucolitica diretta, mentre il NAC rompe i legami chimici che rendono il muco denso. Per un approfondimento sul NAC e le sue innumerevoli funzioni, puoi leggere il nostro articolo dedicato.

Dalla teoria alla pratica: Casi specifici di utilizzo 

La bromelina ha trovato applicazioni concrete in diverse aree.

  • Vie Respiratorie: L'estratto di gambo d'ananas è utile in caso di rinorrea (naso che cola), rinite, sinusite, asma e bronchite.

  • Traumi Sportivi: Viene indicata per il trattamento di contusioni, contratture e stiramenti, riducendo l'infiammazione e il dolore, accelerando i tempi di recupero.

  • Vene Varicose, Emorroidi e Cellulite: La bromelina, per le sue proprietà antinfiammatorie e antiedemigene, è un coadiuvante efficace per vene varicose e cellulite, riducendo ematomi, ecchimosi e ritenzione idrica. Inoltre, è un aiuto prezioso nella patologia emorroidaria. Le emorroidi sono strutture venose a cuscinetto che si infiammano e si gonfiano. Quando si infiammano, grazie alle proprietà della bromelina, possiamo assistere alla riduzione del gonfiore e evitare  la formazione di piccoli coaguli. L’utilizzo ideale in questi casi, è in associazione con altri coadiuvanti come l'escina, il mirtillo, i bioflavonoidi e la centella.

  • Dermatologia: Ha dato ottimi risultati nel trattamento della pitiriasi lichenoide cronica e per la rimozione di tessuto morto in caso di ustioni.

  • Oncologia: È stato dimostrato che possiede attività antitumorale. Può potenziare l'efficacia di alcuni chemioterapici e inibire la crescita, l'adesione e la migrazione delle cellule tumorali.

  • Dismenorrea: È stata usata con successo nel trattamento del dolore mestruale, poiché si ritiene che sia in grado di rilassare la muscolatura liscia uterina.

Dosi, effetti collaterali e interazioni 

Per sfruttare al meglio i suoi effetti, bisogna usarla correttamente. Per l’attività antinfiammatoria, l'assunzione è a stomaco vuoto, mentre per sfruttare il potere digestivo, va assunta dopo i pasti.

Se assunta nelle giuste quantità, la bromelina è generalmente ben tollerata, ma può causare disturbi gastrointestinali e, più raramente, sanguinamenti a livello uterino (metrorragia). Per le donne, questo è un punto importante: nonostante la sua azione antinfiammatoria possa alleviare i crampi mestruali, le sue proprietà anticoagulanti la rendono sconsigliata in presenza di un flusso mestruale eccessivamente abbondante o in soggetti predisposti a emorragie. Il ricorso al parere del proprio ginecologo risulta quanto mai la scelta più sensata.

Perché la Bromelina non è un FANS? A differenza dei FANS (come l'ibuprofene), che inibiscono sia l'enzima pro-infiammatorio COX-2 sia l'enzima COX-1 (protettivo per lo stomaco), la bromelina ha un'azione più selettiva: "dirotta" la sintesi delle prostaglandine, favorendo quelle antinfiammatorie senza compromettere la protezione gastrica. Per questo motivo, non solo non è gastrolesiva, ma può avere un effetto protettivo.

Riflessioni a margine: il paradosso dei dosaggi e del marketing

È curioso come questa molecola, scoperta sul finire degli anni '50, sia stata a lungo considerata poco più di un blando integratore o un "mezzo placebo", con dosaggi che oggi sappiamo essere insufficienti. Si pensi che negli anni ottanta erano previsti integratori “insalata” dove la bromelina era uno dei tanti costituenti con dosaggi da 40 milligrammi. Sarà che al tempo, il mondo della medicina si stava concentrando sui farmaci di sintesi, come i derivati dell'aspirina, molecole che potevano essere brevettate e promosse su larga scala, offrendo un ritorno economico immediato e quindi, distrarsi come molecole naturali che potevano sortire un effetto benefico sul paziente, poteva essere visto come un fastidio?

Fatto sta che, mentre la scienza approfondiva i meccanismi dei FANS, la bromelina restava in secondo piano, un po' l'alternativa "naturale" a cui non si dava la giusta o nessuna valenza. Solo oggi si è tornati a studiarla, scoprendo che a dosaggi adeguati è estremamente efficace. Questo solleva una domanda: la sua storica marginalizzazione fu solo una coincidenza o un effetto collaterale involontario del trionfo dei farmaci brevettabili? Una riflessione, forse amara, sulla storia della medicina e ovviamente non l’unica.

L'approccio olistico: un compendio di sostanze 

La bromelina è un tassello, non il quadro completo. Lavora ancora meglio in sinergia con altre sostanze naturali. Possiamo affiancarla alla curcumina, alla Boswellia e all'Ippocastano. A questo elenco aggiungiamo un'altra alleata preziosa: la Vitamina D3, sopratutto da quando si conosce il dosaggio ideale e la sinergia col magnesio e che lavora in perfetta sinergia con la Vitamina K2. Il loro ruolo combinato è fondamentale per modulare la risposta immunitaria e per dirigere il calcio verso le ossa, lontano da arterie e tessuti molli. Per approfondire la conoscenza di altre sostanze naturali che lavorano in sinergia con la bromelina, come la curcumina leggi il nostro articolo correlato.

Conclusioni: Pazienza e Costanza 

La bromelina non è sempre la soluzione migliore per ogni problema, ma è preziosa in molti ambiti. La chiave del successo non è la singola sostanza, ma la costanza nell'applicare un insieme di strategie. Ogni piccolo miglioramento conta e contribuisce al benessere generale.

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