Sembrano passati secoli da quanto chi si sottoponeva ad un intervento di cataratta doveva sopportare un intervento chirurgico, non del tutto scevro da rischi operatori, nonché contrassegnato da lunghe e dolorose medicazioni e interminabili giorni di degenza. Oggi tale tipo di intervento viene eseguito in regime di Day Hospital, a paziente sveglio, che dopo la seduta operatoria torna a casa con pochi problemi e poche successive medicazioni prive di sofferenza. Una cosa tuttavia riunisce il vecchio schema operatorio col nuovo, la consapevolezza che oggi come allora, non sottoporsi all’intervento per ridurre una cataratta conduce in breve tempo alla cecità.
Il video è stato rimosso dall'Autore, ce ne scusiamo
Quando parliamo di cataratta ci riferiamo ad una condizione clinica patologica che fa si che il cristallino, una struttura che mette l’occhio in contatto col mondo esterno, ricevendo quelle informazioni che vengono decodificate dal cervello, si opacizzi, al punto che il paziente a lungo andare finisce col vedere progressivamente sempre più annebbiati gli oggetti che guarda, a causa della quasi impossibilità di mettere a fuoco ciò che guarda. Ad un certo punto della propria esistenza, prima o poi, soffrire di cataratta è un fatto quasi ineluttabile della vita.
Ciò senza contare però che alcuni fattori predisponenti e non, accelerano il degrado del cristallino. Pensiamo al diabete, ad esempio, al fumo, persino alla dieta che il soggetto segue, così come anche alcuni farmaci svolgono un ruolo importante nel creare le condizioni per giungere alla cataratta. Pensiamo ai cortisonici, assunti a largo dosaggio per lungo tempo, così come ultimamente è accertato che le statine, i farmaci per ridurre il colesterolo nel sangue, alla stregua del cortisone, se non ancor di più, portano molto presto il paziente che li assume, a doversi sottoporre all’intervento di sostituzione del cristallino.Così come da ricordare che esistono anche cataratte congenite, diagnosticate alla nascita e da risolversi nel corso di un brevissimo periodo.
La sintomatologia della cataratta è facile da descrivere, si comincia con la perdita della capacità di vedere con nitidezza, situazione questa che si manifesta in modo graduale. Tuttavia, esistono forme di cataratta che si manifestano in un lasso di tempo lunghissimo, al punto che il paziente, pure essendo affetto dalla malattia per anni non si accorge del suo esordio. Ovviamente a diagnosticare la cataratta pensa l’oculista, anche se in sede di prima visita, lo stesso medico curante è in grado di capire immediatamente qual è il problema che affligge il paziente. L’oculista per formulare l’esatta diagnosi di cataratta, studia il fundus dell’occhio grazie ad una speciale apparecchiatura che non solo accerta lo stato del cristallino, ma anche le reali condizioni della struttura. L’intervento chirurgico, l’unico in grado di risolvere il problema, al contrario di quanto si faceva un tempo, oggi è per lo più affidato agli ultrasuoni che bombardano il vecchio cristallino e successivamente si passa all’introduzione della nuova lente intraoculare in plastica speciale. Il laser può anche essere utilizzato, ma non nella cura della cataratta, semmai per correggere eventuali opacizzazioni cui sia andato incontro il cristallino.
contatore
Ciao! Ho trovato parecchi articoli sulla cataratta, ma penso che questo sia il più completo in assoluto, è proprio una mini guida su tutto quello che c'è da sapere sulla cataratta! http://goo.gl/q66g3V
RispondiEliminaInoltre sullo stesso siti trovi un sacco di articoli relativi alla cataratta e alle operazioni ad essa legate!
spero possa esserti utile, ciao!