Si sarebbe
infatti visto che pazienti affetti da depressione spesso sviluppano
contestualmente anche emicrania, al punto che riscontrare quest’ultima
affezione in chi soffre di forme depressive di grado diverso, induce
generalmente il medico a consultarsi anche con uno specialista neurologo.
Ma come mai l’emicrania
andrebbe a braccetto con la depressione? Per via dell’interessamento di un
mediatore biochimico che riguarda entrambe le patologie, ci riferiamo alla
serotonina che, laddove dovesse alterarsi nella sua concentrazione, potrebbe
provocare l’una o l’altra malattia o entrambe insieme. Oggi gli studiosi sono
sempre più convinti di questa correlazione fra i livelli di serotonina nel
sangue e le due malattie al punto che ritengono che su 100 malati di una delle patologie
appena viste, almeno 80 manifestano i sintomi di entrambe. Il risultato è che
questi pazienti, in assenza di cure efficaci tendono a sviluppare la condizione
di emicranici cronici una delle forme più invalidanti che può indurre il
paziente all'abuso di analgesici, peggiorando il suo stato doloroso e di
conseguenza l'umore. Ciò in quanto a peggiorare il tutto ci si mette la
tendenza degli emicranici di ricorrere all’autocura della propria malattia.
Sarà dunque compito del medico di famiglia prevedere una cura efficace che
preveda, eventualmente, anche l’apporto dello specialista neurologo all’uopo
interpellato, ma ciò potrebbe addirittura non bastare per portare la persona
sofferente a guarigione, al punto che a
completare il numero di medici che dovranno accorrere al capezzale del malato, potrebbe ravvisarsi la figura di altro
specialista ancora, nello specifico, lo psichiatra, quando si dovesse riscontrare
nel paziente una sorta di sofferenza psicologica eventualmente ascrivibile a
depressione.
Abbiamo visto dunque come la depressione possa entrare in gioco in questi
pazienti al punto da riverberarsi anche in un’emicrania. Al contrario esistono
emicranie o cefalee ad andamento cronico che mascherano forme di tipo ansioso
depressivo che nelle forme più acute possono dar luogo anche a violente
emicranie. In questo caso la cura dovrà rivolgersi in primis alla malattia
responsabile dei sintomi quali il feroce mal di testa cui va incontro al
paziente, senza ovviamente trascurare la sintomatologia dolorosa a carico del
malato.
Per non contare anche che oggi esistono
farmaci specifici ed efficaci per entrambe le condizioni cui un paziente
depresso e al contempo emicranico potrebbe incorrere nel corso della sua vita,
senza mai trascurare nessuna delle tre figure professionali citate che dovranno
intervenire, preferibilmente collegialmente, per risolvere il problema.
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