Il tumore alla vescica fa sempre paura, tuttavia qualche
buona notizia relativamente alla cura di questa insidiosa neoplasia ci giunge
dall’84esimo Congresso della Società Italiana di Urologia che ha riportato gli
esiti di una sperimentazione clinica effettuata da ricercatori dell’Università
Cattolica.
Ad infonderci speranze circa la cura del tumore alla
vescica è un nuovo farmaco che è stato presentato al citato Congresso. Ci si
riferisce al bioconiugato paclitaxel-acido ialuronico che in sede di sperimentazione pare abbia soddisfatto le aspettative degli scienziati che l’hanno studiato, al
punto che dopo la sperimentazione animale è iniziata anche la sperimentazione
in umana mediante uno studio che ha coinvolto diversi ospedali italiani ed
europei coordinati proprio dall'Unità di Urologia del
Policlinico Gemelli", anticipa Marco Racioppi, specialista dell'Unità Operativa
di Urologia del Policlinico Gemelli, diretta da Pier Francesco Bassi. Il
programma di sperimentazione sul bioconiugato paclitaxelacido ialuronico
prevede di arruolare circa 80 pazienti affetti da tumore vescicale nei prossimi
due anni, con l'obiettivo di valutare la risposta al nuovo trattamento.
"Questo più ampio studio - conclude Racioppi - fa seguito a una prima sperimentazione,
condotta dal 2006 al 2008 al Gemelli su 16 pazienti affetti da tumore della vescica,
che ha permesso di valutare la buona tollerabilità del farmaco instillato
all'interno della vescica, con un tasso di guarigione del 60%".
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