Sembra
di vederli quanti alzano il dito contro le medicine in genere
sostenendo che fanno sempre male. Ovviamente queste persone hanno torto, i
farmaci, se ben utilizzati salvano la vita, ma come tutte le cose del mondo, ci
vuole precauzione, cautela quando si maneggiano sostanze farmacologiche e a
volte, persino la massima attenzione non basta a scongiurare il pericolo, come
avviene con un farmaco, conosciuto come Bactrim (
trimetoprim-sulfametossazolo) da almeno due generazioni utilizzato al meglio e un diuretico, più
noto agli anziani che ai giovani, quale è lo spironolattone.
E’ stato eseguito infatti uno studio in Canada durato quasi vent’anni che ha coinvolto una popolazione di sessantenni e sessantaseienni che associarono il Bactrim con il diuretico spironolattone. Allo stesso modo si è monitorato un altro gruppo di pazienti che associava un antibiotico diverso, quale l’amoxicillina, oppure la norfloxacina o la nitrofurantoina con lo stesso diuretico.
Sulla
base di questi dati si è visto che in un lasso di tempo medio di 14 giorni
dalla prescrizione dell’antibiotico associato al diuretico, una percentuale di
questi pazienti veniva ricoverata in
ospedale per gli esiti di una iperkalemia. Si intende per iperkalemia quella
condizione patologica che consiste in un aumento anomalo di potassio nel
sangue. Poiché il potassio, insieme al sodio, regola un’importantissima
struttura chiamata pompa sodio potassio che è essenziale per il battito
cardiaco, ogni variazione di questi due elementi può portare a patologie cardiache,
fino alla morte nei casi limiti.
Tornando
allo studio canadese annesso agli effetti avversi associando antibiotici
diversi con un diuretico si è visto che, su 6.903 ricoveri effettuati per
iperkaliemia, 306 erano associati all’assunzione di antibiotici e diuretico, di
questi, il 10,8% avevano assunto il diuretico col Bactrim, determinando la
situazione patologica, così come, tale eventualità avversa era più marcata in
quei pazienti che avevano assunto Bactrim rispetto a quelli che avevano assunto
altri antibiotici, al punto che, i ricercatori, sono convinti che sei casi su
dieci di pazienti anziani che assumono spironolattone e vanno incontro ad una
iperkaliemia, potrebbero evitare tale condizione se non assumessero tale
diuretico on il Bactrim.
E’
ovvio che non possiamo criminalizzare l’utilizzo del Bactrim così come di
qualsiasi altro farmaco di cui si conoscono a distanza di tempo eventuali
interazioni o effetti collaterali aggiunti nel tempo. Anzi, la possibilità che
si acquisiscano nuovi elementi negli anni ci da la sicurezza che la scienza non
resta mai inerte di fronte alle nuove conoscenze che riguardano anche sostanze
presenti da decenni sul mercato.
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