Per
una coppia l’eiaculazione precoce rappresenta una sorta di fantasma contro il
quale lottare. Tuttavia, non siamo neanche del tutto certi che chi soffre della
patologia e lo stesso coniuge siano sempre in grado di stabilire l’esatta
valenza della condizione patologica, così come non è raro il fatto che qualcuno
non confonda l’eiaculazione precoce con l’impotenza, ciò per il semplice fatto
che entrambe le condizioni rendono difficile, se non impossibile, la vita
sessuale all’interno della coppia. Oltretutto, bisogna anche sgombrare il campo
da quelle false positività che accompagnano la condizione, ritenuto che è
possibile in determinati periodi della vita, soffrire di qualche alterazione
delle proprie performance sessuali, senza per questo pensare immediatamente ad
una patologia, stante il fatto che anche le proprie prestazioni sessuali sono
sovente dipendenti da determinati stati patologici insorti e, dunque, prima di
parlare di eiaculazione precoce, con tutte le conseguenze che tale stato
determina, sarebbe sempre meglio discutere del disturbo col proprio medico
curante, al fine di stabilire o meno l’evidenza della condizione patologica
insorta.
Premesso
ciò, occorre anche dire che anche nei casi in cui si fosse di fronte ad uno
stato conclamato rappresentato da un’eiaculazione precoce magari ricorrente,
tale condizione, in molti casi, si potrebbe anche risolvere senza ricorso ad
alcuna terapia. Dobbiamo concludere dunque che contro l’eiaculazione precoce
non esiste terapia, oppure che bisogna aspettare che la condizione torni da
sola alla normalità? Assolutamente no!
Dunque
prima di parlare di cure, vediamo di inquadrare il problema, insomma, quando
possiamo sicuramente pensare ad una forma di eiaculazione precoce e per farlo,
dobbiamo capire di cosa stiamo parlando.
Cos’è
l’eiaculazione precoce
Si
parla di eiaculazione precoce laddove, durante un rapporto
sessuale, l’uomo non riesce a soddisfare la propria partner
perché l’eiaculazione cui va incontro giunge
con largo anticipo non solo rispetto all’orgasmo femminile,
ma addirittura, ancor prima della penetrazione della donna, dunque durante i preliminari.
Ne deriva che in queste condizioni non solo è impossibile consumare il rapporto
sessuale, ma persino impossibile iniziarlo.
Secondo Master e Johnson, due medici che hanno studiato a fondo il problema, il rapporto sessuale è contraddistinto da quattro fasi diverse l’una dall’altra. Si parte dall’Eccitazione: la fase in cui si raggiungono i massimi livelli di tensione sessuale, seguita dal Plateau: la fase in cui vi è il mantenimento dei livelli della fase di eccitazione, culminando nell’ Orgasmo: la “punta” massima della tensione sessuale con raggiunta dei massimi livelli di piacere, seguita, a conclusione dell’amplesso, dalla Risoluzione: il momento in cui si assiste ad un decremento della tensione sessuale fino a raggiungere lo stato iniziale di normalità.
Una
chiara classificazione del problema, che evidenzia un dato importante, ovvero,
basta che nel rapporto sessuale manca una sola di queste fasi e si giunge ad
una certa anomalia della prestazione sessuale. Vediamo dunque perché si va
incontro all’eiaculazione precoce e, dunque, quali sono le cause organiche e/o
psicologiche che conducono al problema.
Le cause
dell’eiaculazione precoce
Troppo semplice pensare
che l’eiaculazione precoce sia determinata da sole cause di natura psicologica,
spesso spiegate con un rapporto sessuale consumato con un partner poco attento
alle nostre esigenze, magari occasionale, oppure frettoloso o molto più giovane
di noi. Esiste anche questa situazione, ovviamente, così come esistono
condizioni patologiche che finiscono con il riflettersi assai negativamente
sulle prestazioni sessuali dell’individuo. Semmai le cause psicologiche
finiscono con l’aggravare il problema, atteso che chi non riesce a portare a
termine una prestazione sessuale o, addirittura, a cominciarla, prima ancora di
mettersi seriamente in discussione, prova un senso di vergogna e di colpa nei
confronti della partner.
Dovendo esaminare le
cause organiche di un’eiaculazione precoce, non possiamo non considerare le
motivazioni congenite della condizione patologica. Fra queste menzioniamo le
malformazioni di interesse urologico rappresentate dal frenulo breve, una
struttura costituita da un sottile lembo di pelle che unisce il glande al
prepuzio che, se non di adeguata lunghezza, finisce per non consentire
un’erezione regolare. Ovviamente una causa congenita generalmente si fa strada
in soggetti giovani appena giunti alla maturità sessuale in quanto è difficile
che un uomo adulto abbia potuto vivere una propria vita sessuale senza
risentire del peso di un’anomalia congenita.
Dunque, nel novero delle
cause organiche che hanno incidenza in un’eiaculazione precoce dobbiamo
ricordare i disturbi insorti nel maschio durante la propria vita e fra questi,
impossibile non
citare le flogosi a carico degli organi
genitali, per lo più causata da agenti infettivi, dove possiamo anche assistere
ad una vera e propria infiammazione della prostata
o delle vescicole che la compongono.
Così
come sono da ricordare anche le patologie a carattere neurologico e di natura
metabolica come il diabete che per la sua origine si conclama con danni a
carico di nervi e vasi a causa delle neuropatie periferiche cui il soggetto
diabetico va incontro anche a carico degli organi sessuali, un’evidenza questa
che riscontriamo anche nei soggetti affetti da etilismo cronico. Un’altra causa
neurologica che può determinare eiaculazione precoce, bisogna ricordare la
sclerosi multipla in grado di determinare, di norma, lesioni a carattere
permanente a carico del sistema nervoso. Insomma, la rilevanza che le cause
organiche e, dunque patologiche, che si riflettono sull’eiaculazione precoce, è
abbastanza significativa ma non preponderante, se si considera che su cento
diagnosi di eiaculazione precoce, almeno 20 sono ascrivibili a cause organiche,
resta l’altro 80%, ovvero, la quota più alta che è quasi sempre di pertinenza
psicologica. Possiamo dunque concludere che una tale situazione patologica
debba essere solamente studiata e risolta dalla psicoterapia? No, per il
semplice fatto che prima di giungere dallo psicoterapeuta il paziente dovrà
essere visto dal medico al fine di individuare il problema escludendo eventuali
malattie che si riflettono sulla condizione patologica, compresa l’eventualità
che un’eiaculazione precoce nasconda l’a possibile presenza di tumori a carico
degli organi genitali, oppure sia stata causa di traumi insorti cui si è data
scarsa rilevanza.
Ma
non sono da escludere le azioni, spesso combinate, di quei farmaci che
presentino, come effetto collaterale, disturbi della sfera sessuale, ricordiamo
gli antipertensivi, le anfetamine, per non considerare le sostanze stupefacenti
che possono avere un peso importante
anche nella performance sessuale della persona. Una volta esclusa ogni altra
causa di pertinenza medica, l’apporto dello psicoterapeuta diviene centrale
nella cura della condizione patologica.
Come
si diagnostica e si cura un’eiaculazione precoce
Oggi
la medicina dispone di accertamenti diagnostici costituiti dall’ecografia e
dagli esami ematici in grado di centrare il problema che sta alla base del
disturbo. Eventualmente il medico può anche disporre il ricorso
all’ecocolordopplergrafia, soprattutto in quei soggetti, diabetici ad esempio,
che soffrono di patologie della circolazione del sangue, aggravate da eventuali
forme di aterosclerosi a carico anche degli organi genitali.
Il
ricorso alla chirurgia è necessario quando si vogliono risolvere eventuali malformazioni per lo più congenite,
così come il ricorso all’urologia è determinante per il trattamento farmacologico del disturbo
e diviene risolutorio in quelle cause in
cui l’affezione sia di pertinenza medico-specialistica. Grandi successi
terapeutici invece sono ascrivibili alla psicoterapia di coppia
che potrà essere completata, di concerto col medico, con un adeguato
trattamento farmacologico quando necessario.
Sarà
compito sia del medico che dello psicoterapeuta convincere il paziente che il
suo disturbo non si dovrà ascrivere nella sfera delle nevrosi, o di quelle
turbe della personalità cui spesso molti ritengono di appartenere per via dei
troppi pregiudizi che ancora oggi costellano il disturbo. Una cosa è certa,
un’eiaculazione precoce non trattata per diverso tempo, può contribuire a
minare, a volte in maniera definitiva, l’equilibrio di una coppia.
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