Nessuno può mettere in discussione il fatto
che la frutta faccia bene alla salute…. Tuttavia al pari di ciò, bisogna anche
considerare il rischio che la stessa ortofrutta, con i trattamenti che subisce,
possa partecipare all’insorgenza di malattie a carico dei diversi apparati.
Ad essere maggiormente esposti all’azione
dei pesticidi, sostanze utilizzate nell’agricoltura per preservare il raccolto
dall’attacco degli insetti, sono i bambini e le donne in gravidanza. Proprio i
soggetti ai quali il giusto quantitativo di frutta e verdura parteciperebbe al
meglio al loro benessere.
Si tratta di capire, a questo punto, quali
sono i prodotti ortofrutticoli che più di altri sono dannosi per la salute
delle persone. Per questo scopo sono state pubblicate delle tabelle a cura dall’Environmental Working Group che
comprendono due liste, la prima, elenca i 12 frutti che risulterebbero
maggiormente contaminati dai pesticidi, la seconda indica i 12 prodotti meno
“trattati”. A sorpresa scopriamo che le mele, il sedano, le pesche e gli
spinaci sono quelli che sono maggiormente esposti all’azione dei pesticidi,
mentre, seguendo la lista, scopriamo che le cipolle, gli asparagi, il mais,
l’ananas, l’avocado, sono fra i prodotti che soffrono meno le contaminazioni.Dunque, altro che benessere per la
salute se
consideriamo un aspetto importante riferito alla raccomandazione di consumare
frutta e verdura. Tale aspetto considera che se in ossequio a chi ci ricorda di
consumare ortofrutta, mangiamo cinque prodotti dentro la lista nera dei cibi
trattati, ci approvvigioneremmo sicuramente di vitamine e sali minerali utili
alla salute, ma anche di ben 14 pesticidi, l’uno diverso dall’altro. Che fare
allora, rivolgersi all’agricoltura biologica? Più facile a dirsi che a farsi
per due ragioni.
La prima, la difficoltà nel reperirla in
commercio, la seconda, gli alti costi per comprarla e dunque, la speranza è
data da quelle Autorità Governative che vigilino affinché si limitino al
massimo l’uso dei pesticidi in agricoltura, visto che di fame non possiamo
morire!
Chi ci tiene alla propria salute si organizza !
RispondiEliminaBasta mettersi assieme organizzare un Gas (Gruppo di acquisto solidale) e informarsi .
Preferire alimenti locali (Km 0 )e di stagione .
Un passo avanti verso la riduzione del prezzo dei prodotti biologici è avvenuto con l'avvento dei negozi che praticano l'acquisto su commissione , trattengono per se un piccolo margine ,tutto venduto ,nulla va nella discarica.
Le strade come si può vedere ci sono.