Il virus del morbillo è scomparso? Macchè, tutt’altro, tale agente
patogeno di fatto non è mai andato “in pensione” e, per di più, stante il
fallimento della campagna vaccinale che non ha raggiunto la quota di pazienti
che avrebbe dovuto sottoporsi al vaccino, il morbillo si è rifatto vivo in tutta Europa,
Italia compresa.
Risultato, in appena otto mesi si sono presentati più di 1700 nuovi
casi di morbillo nella sola Italia, almeno quelli che si conoscono ed i mesi
estivi ci mettono del loro affinché il fenomeno diventi ancora più esteso.
Perché si è giunti a tanto? Perché ad essere vaccinati dovevano
essere almeno 95 ragazzi e bambini su cento ed invece, la puntura l’han fatta
poco più di otto bambini su dieci su scala nazionale, ma se poi andiamo a
vedere cosa è accaduto in alcune regioni ci si rende facilmente conto di come
la situazione sia particolarmente seria, soprattutto in certe aree del nord,
come la provincia di Bolzano, dove troppe Associazioni remano contro i vaccini,
compreso quello contro il morbillo.
E non parliamo di un virus di poco conto, considerato che nell’ultima
ondata di epidemia ha privilegiato in particolar modo gli adolescenti rimasti
“scoperti” rispetto ad un piano vaccinale inadeguato per numero di vaccinazioni.
E stiamo parlando di un’infezione che in certi casi può persino essere letale. Ecco perché il Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e
rosolia congenita 2010-2015 trasmesso dal ministero della Salute alle Asl lo
scorso febbraio rinnova gli obiettivi mancati e raccomanda una serie di
interventi. Tra l’altro viene proposta «l’effettuazione di una nuova campagna
straordinaria tra gli adolescenti» che non sono stati vaccinati da bambini.
Secondo il calendario la prima dose dovrebbe essere somministrata entro due
anni e la seconda entro i 5. Il vaccino è raccomandato, non rientra cioè fra
quelli obbligatori. «La chiamata attiva – insistono gli esperti – è uno degli
strumenti piu’ efficaci per aumentare la copertura». Si suggerisce tra l’altro
di chiamare direttamente i «diciottenni idonei dal punto di vista legale ad una
decisione autonoma». Quindi salta il filtro dei genitori.
E il problema è complesso ed al contempo condiviso anche con il
resto d’Europa. Almeno a parere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che
ha lanciato l’allarme proprio quest’anno di fronte alla recrudescenza delle
infezioni di morbillo rispetto al passato. Di fatti, a fronte di 6.500 nuovi
casi europei, si rivela come appena un anno fa i casi erano stati poco meno di
5.000, con nazioni come la
Francia dove il rischio morbillo è più alto che altrove, al
punto che, coloro che non hanno mai avuto a che fare con il morbillo in età
pediatrica, così come quei soggetti non ancora vaccinatisi farebbero bene ad
eseguire un piano vaccinale anche da
adulti.
I sintomi del morbillo secondo l’O.M.S.
Parliamo di una malattia molto contagiosa, il cui contagio
avviene per via aerea, solitamente con i liquidi organici emessi, per lo più
saliva, con tosse e starnuti. I sintomi sono rappresentati da febbre alta, naso
che cola, occhi rossi, piccole macchie bianche all’interno della bocca.
L’eruzione cutanea comincia dal viso e si estende al resto del colpo. In
due-tre settimane si guarisce spontaneamente ma se esistono problemi di tipo
immunitario o sono presenti altre malattie c’è il rischio di complicazioni
gravi.
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