Nonostante l’Italia sia il Paese dove si registra
una minore frequenza di morte neonatale, nell’ultimo periodo sono troppi i
decessi che hanno avuto per protagonisti neonati, in qualche caso s’è persino
registrata la morte della madre.
Ne deriva che la media italiana riferita al periodo settembre/ottobre 2010 si è drammaticamente elevata, come ci riporta una dichiarazione nel merito di Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici, l’importante Associazione dei Consumatori, il quale dichiara che "Riteniamo ci sia qualcosa che non va, siamo di fronte ad una media di circa 6 morti di neonati nel giro di un mese. Un dato estremamente preoccupante e che necessita dell'attenzione delle Istituzioni, in particolare in quelle Regione più colpite dal tragico fenomeno".
Ma quali sono le regioni d’Italia dove si è
registrata la più alta mortalità infantile?
Occorre però segnalare una difficoltà che ultimamente si registra in quelle
regioni “indotte” a diminuire il numero di parti cesarei. Sembrerebbe infatti
che nella corsa di rientrare verso i parametri stabiliti, non si sia dato il
tempo ai diversi reparti di adeguarsi ai nuovi modelli loro proposti. Ma c’è di
più, la presenza di troppi centri di maternità sparpagliati soprattutto nelle
regioni del sud, espone maggiormente al rischio di mortalità infantile. Ciò
sembrerebbe dovuto all’inadeguatezza di tali reparti in ambito all’ esperienza
fatta sul campo da parte del personale medico e paramedico e di quella a volte limitata attrezzatura
medica disposta per scongiurare il più
possibile il rischio di morte neonatale.
Fonte: Help Consumatori
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