Formicolii alla mano, arto “addormentato”, dolore vivo anche
notturno, impossibilità per qualche ora al giorno di compiere movimenti con
l’arto sofferente, tutti sintomi che per chi soffre o abbia sofferto della
Sindrome del Tunnel Carpale, sono del tutto familiari e, pur di stroncarli, le
hanno provate tutte, fino all’intervento chirurgico, ma è proprio necessario finire sotto i ferri?
La
Sindrome del Tunnel
Carpale è una patologia che interessa il nervo mediano che dal braccio
giunge fino alla mano. Quando le mani sono soggette a lavori estenuanti e
“viziati”, come ad esempio accade con l’utilizzo continuo del mousse del
computer, il nervo mediano viene come schiacciato all’interno del canale
carpale e da qui parte la patologia. Negli stadi iniziali della Sindrome del Tunnel Carpale, il
ricorso ai Fans è una tappa quasi obbligata. Inizialmente il paziente trova
sollievo da questi antinfiammatori assunti per vis sistemica, successivamente,
al ritorno dei sintomi più fastidiosi e dolorosi, il medico può propendere per
la somministrazione dei fans mediante infiltrazione direttamente nel polso,
spesso tale pratica può essere abbinata o sostituita dall’utilizzo di
corticosteroidi. Un’altra pratica è rappresentata dall’immobilizzazione
dell’arto mediante stecche per un periodo non inferiore ai sei mesi, fino a
giungere, per la stragrande maggioranza dei pazienti, all’intervento
chirurgico. Ultimamente si fa sempre più riferimento ad uno Studio
olandese che ha inteso valutare i successi terapeutici delle due tecniche,
quella costituita dall’immobilizzazione della mano e quella relativa
all’intervento chirurgico. Nel caso dell’immobilizzazione è stato chiesto ai
pazienti che hanno partecipato allo studio, 75 affetti dalla Sindrome del
Tunnel Carpale, di tenere immobilizzato l’arto per sei settimane, trascorse le
quali si è proceduto ai rilievi programmandoli poi nel tempo a tre, sei e
dodici mesi dall’immobilizzazione. Ebbene, secondo i risultati ottenuti, gli studiosi olandesi
non hanno più dubbi, la tecnica più efficace resta quella chirurgica.
Non sono d'accordo sulla soluzione tramite intervento chirurgico, poichè ho visto persone che sono guarite tramite semplici esercizi localizzati nella zona del tunnel carpale e adesso sono guarite del tutto.
RispondiEliminaPaolo