Potrebbero
aprirsi i primi spiragli di cura per una terribile malattia degenerativa e
progressiva come la Sla,
ovvero, la sclerosi laterale amiotrofica, capace, prima di uccidere un
paziente, di rendergli impossibile la vita, impedendogli di parlare, deglutire,
muoversi, deambulare e, come ultimo effetto devastante, togliendogli anche la
capacità di respirare autonomamente.
C’è
di più. Giungere al rinvenimento di queste particolari proteine parrebbe molto
semplice, basterebbe infatti un semplice esame ematico in grado non solo di
individuare la Sla,
ma anche di quantificarne la gravità e la risposta dell’individuo ai
trattamenti medici praticati. Insomma,
un prodigioso passo avanti nella diagnosi della malattia per la quale, fino
adesso, non esisteva alcun test diagnostico precoce. Infine da segnalare anche
che, secondo i ricercatori italiani, i livelli di alcune di queste proteine
risultano alterati già prima dell’esordio dei sintomi.La possibilità di
giungere ad una diagnosi precoce della Sla aprirebbe la strada a quegli
eventuali trattamenti medici che se praticati con largo anticipo potrebbero
rendere meno penosa la vita del paziente.
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