Ma chi lo dice che le vitamine fanno solo bene e possono
essere assunte a dismisura? Facciamo ad esempio il caso della vitamina A,
ovviamente fondamentale per il benessere dell’organismo, tant’è che la carenza
di tale vitamina determina non pochi problemi per la salute e su alcuni organi,
pensiamo a quelli della vista. Ma attenzione agli eccessi, che sono più
devastanti delle carenze!
L’esempio di come gli iperdosaggi di vitamina A siano
deleteri per il nostro organismo è frutto di tanti studi che hanno dimostrato
che, ad esempio, in gravidanza si verificavano malformazioni fetali solo perché
la donna aveva abusato con tale vitamina e non solo, occhio anche a quegli
integratori dove la vitamina A entra a
gran titolo e dove, con l’eccesso nel consumo di tale sostanza si può andare
facilmente incontro a vere e proprie intossicazioni con sintomi quali nausea,
crampi addominali, vomito.
Anche chi ritiene di poter andare incontro tranquillamente a delle vere e proprie
scorpacciate di questa vitamina forse non sa che a lungo andare può incorrere
in veri e propri problemi alle articolazioni e non solo, anche il fegato è
chiamato in causa, dove si assiste, in caso di iperdosaggio di vitamina A a
delle vere e proprie epatopatie, cui si aggiungono danni alla pelle ed al cuoio
capelluto fino, tornando alle ossa, al rischio di vere e proprie fratture a
causa dell’accentuarsi dei fenomeni di osteoporosi. Uno degli studi più importanti, eseguito circa cinque
anni, in tema di vitamina A e del suo
consumo irresponsabile e che ha chiamato in causa un team di ricercatori
svedesi, aveva monitorato per venti anni più di 2.000 persone constatando poi
nel tempo che ben 266 soggetti facenti parte lo studio, erano andati incontro
a fratture ossee, soprattutto a carico dell’anca. Tali pazienti avevano nel
sangue una concentrazione di vitamina A molto più elevata della norma, segno
inequivocabile che ricorrevano sovente alle integrazioni della vitamina stessa.
Bisogna dunque conoscere quali sono le quantità di vitamina A
che mettono a rischio le nostre ossa. Secondo i ricercatori, superare l’ 1,5
milligrammi al giorno della sostanza raddoppia il rischio di fratture rispetto
a chi consuma 0,5 mg della stessa vitamina. Da ricordare che il ricorso ad una
dieta equilibrata, con largo impiego di frutta e verdura, di solito rende
inutile se non dannoso l’integrazione di questa sostanza. Ne deriva che la
giusta quantità di vitamina A di cui si serve l’organismo per ben funzionare è
di 0,6 milligrammi per le donne e di 0,7 milligrammi per uomini e donne in
gravidanza.
Quando, soprattutto lo si fa in modo del tutto autonomo, si
ricorre agli integratori assunti con troppa disinvoltura senza neanche fare
molto caso sulle quantità di questa vitamina nel preparato e spesso, non si
interpreta neanche bene la quantità della sostanza nel prodotto che assumiamo.
Eppure basterebbe leggere le informazioni che il produttore inserisce sulla
scatola dell’integratore per scoprire che 1 milligrammo di vitamina A corrisponde a
1.000 microgrammi e, dunque 3.300 unità internazionali ( UI). Conoscendo la
quantità necessaria di vitamina A del nostro organismo si vede bene che troppo
spesso molti integratori detengono una quantità della vitamina stessa di gran lunga
superiore al nostro reale fabbisogno.
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