Un altro tassello aggiuntivo tutto a
favore delle statine, i farmaci inizialmente utilizzati col solo scopo di
abbassare il colesterolo in eccesso. Secondo recenti studi, infatti, parrebbe
che le statine riducano il rischio di incorrere in un secondo ictus e comunque
abbassano di gran lunga il pericolo di una serie successiva di ictus dopo il
primo, anche in quei pazienti ad alto rischio, quali sono i diabetici di tipo
2.
Da ricordare che chi ha avuto un
primo ictus o un TIA ed è diabetico ha 62 possibilità su cento di andare
incontro ad un altro evento neurologico simile a quello già subito. Addirittura
la possibilità che incorra in un evento cardiovascolare grave si eleva in
questi pazienti del 66%. Allo stesso rischio soggiacciono quei pazienti affetti
da sindrome metabolica.
Ebbene, per tutti questi malati, un
aiuto concreto giunge dalle statine, nello specifico dall’Atorvastatina, una
delle tante famiglie di questa classe di farmaci. Infatti, l’utilizzo ad alte
dosi di Atorvastatina ha ridotto significativamente la possibilità di incorrere
in un altro ictus o TIA, dopo il primo evento. La riduzione conclamata del
rischio dopo alte dosi di Atorvastatina è del 2,2% a cinque anni dal primo
evento.
Per giungere a queste conclusioni gli studiosi hanno
condotto uno studio suddividendo il gruppo di pazienti
da esaminare in tre gruppi. Nel primo hanno inserito pazienti affetti da diabete
di tipo 2, nel secondo, pazienti affetti da sindrome metabolica e nel terzo ed
ultimo gruppo, pazienti privi di fattori di rischio particolari. Ebbene, dopo
trattamento con Atorvastatina a dosaggio di 80 mg al giorno, il colesterolo LDL
si è abbassato nei tre gruppi rispettivamente dell’11.3%, 20.2% e 9%. Il rischio maggiore di mortalità ha riguardato i pazienti
diabetici, a causa di un evento cardiovascolare
o da malattia coronarica. L’utilizzo delle statine avrebbe contribuito
ad allontanare anche queste ultime gravissime patologie.
( Xagena2011 ) Fonte: Archives of Neurology, 2011 Neuro2011 Farma2011 Endo2011
( Xagena2011 ) Fonte: Archives of Neurology, 2011 Neuro2011 Farma2011 Endo2011
Nessun commento:
Posta un commento
Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento