Risulta del tutto
normale per una donna che si avvicina alla menopausa caricarsi di tensioni e di
ansie, ben sapendo che questa fase della vita è quasi sempre costellata da
diversi inconvenienti di natura psico-fisica atteso che il nuovo assetto
ormonale determina tutta una serie di cambiamenti a partire dall’osteoporosi,
fino alla perdita del cosiddetto “ombrello protettivo” che fino all’età fertile
aveva preservato il fisico da tutti quegli eventi cardiovascolari e cerebrali
che attentano spesso alla stessa vita.
Prepararsi a
questa fase della vita nel migliore dei modi, concordando col proprio medico
tutta quella serie di esami ed eventuali cure per vivere la menopausa in
serenità è sicuramente importante, ma occorre anche evitare che la paziente
diventi preda di quelle Case farmaceutiche e parafarmaceutiche che promettono
miracoli grazie ai trattamenti loro offerti a base, ad esempio, di complessi
multivitaminici con la convinzione che questi garantiranno un sereno
climaterio.
Per cercare di
fugare quello che più che un dubbio diventa per molte donne un’ossessione data
dall’esigenza o meno di assumere tali farmaci e parafarmaci con la
consapevolezza di potere in questo modo prevenire anche gravi malattie
neoplastiche, interviene ancora una volta il mondo scientifico, che ha svolto
uno studio particolareggiato su 161.808 donne durato otto anni conoscendo o
meno l’abitudine di queste persone a ricorrere o meno a complessi multivitamici
e dallo studio sarebbe emerso che almeno il 42% delle partecipanti ricorreva a
tali sostanze farmacologiche.
Purtroppo i
risultati dello studio non lasciano molto spazio alle illusioni, si pensi
infatti che trascorsi otto anni di osservazione del gruppo di volontarie che si
sono sottoposte al test scientifico, sono stati segnalati 9.619 casi di tumore
al seno, al colon-retto, all’endometrio, ai reni, alla vescica, allo stomaco o
all’ovaio; 8.751 eventi cardiovascolari e 9.865 decessi.
La conclusione
dello studio particolareggiato farebbe ritenere che non v’è alcuna prova
scientifica che i complessi multivitaminici prevengano il cancro, né le
malattie cardiovascolari e, dunque, almeno da questo punto di vista,
risulterebbero del tutto inutili.
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