Chi non conosce Spongebob, il noto cartone animato
ambientato sotto l’oceano. Wikipedia ne da una descrizione abbastanza
esauriente.
Però forse non tutti sanno che, Spongebob, potrebbe
fare male ai bambini. A questa inattesa e un po’ allarmante conclusione sono
giunti scienziati dell’Università della Virginia che hanno constatato come dopo
appena nove minuti di visione del celebre cartone animato, ai piccoli
spettatori era venuta meno quella che gli psicologi definiscono funzione esecutiva, ovvero, la capacità dei
bambini di pianificare, di controllare la coordinazione del sistema cognitivo e
dunque dopo la visione del celebre cartoons, i bambini avrebbero più difficoltà
a controllare l’attenzione in generale.
I risultati confermavano quanto sospettato dai ricercatori, ovvero, i
bambini che avevano assistito al cartone animato Spongebob ottenevano ai test
risultati insoddisfacenti. Angeline Liliard e colleghi, che hanno partecipato
allo Studio, hanno spiegato che ancora non sono
del tutto chiari i motivi di questo calo di performance ed è probabile che
siano collegati da un lato alla velocità con cui si alternano le immagini
dall’altro alle situazioni assurde (e dunque completamente nuove e da
codificare da zero nella mente dei bambini ) proposte da questo cartone animato
(ma sono tantissimi i cartoni simili in voga fra i bimbi). Il ritmo serrato
delle immagini avrebbe un effetto negativo perché cattura l’attenzione in
maniera automatica, “dal basso”, sensoriale insomma, e quindi non stimolerebbe
per nulla l’uso focalizzato (diretto dalle funzioni cognitive dall’alto)
dell’attenzione (ricordate cosa dicevo sul rimbambirsi?).
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