La notizia è strabiliante, eppure è
rimasta un po’ confinata fra le tante informazioni di cronaca italiana ed
estera che ci preoccupano non poco. Eppure, oggi sappiamo che un bambino
spagnolo di cui si sconosce l’identità, è stato selezionato per non ammalarsi
mai di cancro.
Il bambino è il frutto di un
elaborato e complicato lavoro scientifico realizzato da un’equipe medica di
Barcellona, a Puigvert-Sant Pau, un centro specializzato in tecniche di
fecondazione assistita.Il bambino che dovrebbe oggi avere circa un anno e mezzo, sta
benissimo!
La notizia stupefacente è non solo
quella che vuole che il bambino non contrarrà mai una malattia neoplastica, ma,
altra cosa importante, è che ancor prima che il bimbo nascesse, ovvero,
sull’embrione fecondato, si era potuto osservare che se non si fosse
intervenuto in tempo il piccolo durante la propria vita sarebbe sicuramente
incorso in malattie neoplastiche come tumori alla mammella, alle ovaie ed al
pancreas. La conferma di queste possibili malattie cui sarebbe incorso il piccolo,
è data dalla predisposizione familiare che riguarda i parenti prossimi del
bambino, in momenti diversi della loro vita ammalatisi di cancro e dunque con
alte probabilità che i genitori potessero trasmettere il gene malato al figlio
in una percentuale di ben il 50%. E non solo, si è visto che l’embrione portava
nel suo corredo genetico il gene BRCA1, legato all’insorgenza di quelle forme
tumorali accennate.
In Italia non si sarebbe potuto fare
A questo punto gli scienziati, per
la prima volta al mondo, hanno
impiantato nell’utero della donna soltanto quegli embrioni privati del gene
“pericoloso”, una tecnica questa che in Italia non si sarebbe potuta espletare,
visto che è vietata la selezione preimpianto e all’estero è consentita solo per
quei geni difettosi o portatori di malattie ereditarie e, dunque, per giungere
a tanto i medici si son fatti autorizzare dalla Commissione Nazionale
spagnola per la
Riproduzione Assistita , che ha dato il via libera, fino a che
la procedura non si è chiusa con successo. Il problema verificatosi a Barcellona funge un po’ da
apripista nei confronti di altri casi analoghi, visto che il prossimo passo
dovrebbe riguardare una coppia di spagnoli in attesa di assistere al
trasferimento di embrioni nell’utero della donna, ma con alcune precauzioni,
ben sapendo che il bambino che dovrebbe nascere avrebbe altissime possibilità
di andare incontro al cancro del colon. In Italia a schierarsi contro la
selezione preimpianto è il mondo cattolico che parla di selezione della specie
quando si effettua una cernita di embrioni affetti dalla possibilità di geni
che aprirebbero la strada a gravi malattie.
Ma i medici spagnoli difendono il loro operato. La stessa
direttrice dell’istituto, Nùria Terribas, si è espressa sul possibile conflitto
etico che l’uso di questa pratica può causare, ha detto: ”Sappiamo che per
molte persone il fine non giustifica i mezzi, ma noi crediamo che la salute di
una famiglia può giustificare il ricorso a questa pratica”. Dall’altra parte,
gli specialisti cercano di frenare anche facili entusiasmi: “Noi medici
dobbiamo mettere un certo limite”, ha detto la dottoressa a capo dell'équipe
medica, Olga Martinez. “Non si possono creare embrioni liberi da ogni
malattia”.
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